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  • [Dalla Capitale dell’Impero]Aumentano le candidature a sindaco: sarà ballottaggio!

    grillo.jpgCome afferma l’Ansa del 15 Marzo ci sono “Quindici aspiranti sindaco di Roma e 31 liste in competizione, questi sono i numeri della sfida per il Campidoglio al termine della due giorni di presentazione delle candidature.” Si può parlare adesso di una questione romana (mi dispiace per Guido Padalino), che interessa tutte le formazioni politiche. Sembra infatti che tutti i partiti in lizza a livello nazionale (almeno io mi riferirò a quelli con rilevanza storica e di consensi) abbiano rivolto il loro interesse anche a livello locale e in particolare a Roma. La Capitale in questo momento rappresenta il centro ed il punto di scontro della politica nazionale, come se in questo modo molti avversari politici abbiano capito che il punto debole del ‘Veltrusconi’ – con l’accordo della sicura vittoria di Rutelli – e dell Bipartitismo coatto, fosse proprio la città del ‘Cupolone’. Per onore della cronaca devo dire che esistono delle notizie che in questo momento lasciano un po’ di ottimismo (un ‘Ottimismo galoppante’) a tutti gli ‘afecionados’ del PS e di un sistema politico plurale. La prima notizia – che manderà in visibilio chi come me è sempre stato per scardinare un duopolio nazionale e locale – è che ci saranno molti candidati sindaco a Roma, proprio per far capire all’elettorato che esiste un’alternativa valida ‘all’inciucio’ Veltroni-Berlusconi. I candidati maggiori oltre a essere FRANCESCO RUTELLI (PD+SA) e GIANNI ALEMANNO (PDL), saranno anche FRANCO GRILLINI (PS), FRANCESCO STORACE (LA DESTRA), LUCIANO CIOCCHETTI (UDC) e ultimo in ordine di scesa in campo MARIO BACCINI (ROSA BIANCA). La seconda notizia importante è che i sondaggi Crespi-Ominroma, prendendo in considerazione quanto detto prima, danno in calo Rutelli dal 48,7% al 48% e invece Alemanno è salito di poco più di un punto dal 31,7% al 32,8%. Il dato dice che la sogna tra i due candidati si sta assottigliando, rendendo molto difficile che Rutelli vinca al primo turno come tutti immaginavamo. (more…)

  • [n.13] Tra pelle e palle Labouratorio sbatte la Porta a Porta

    Labouratorio 13Per adesso la campagna elettorale si è giocata tra candidature spettacolo e sondaggismo esasperato. Il gioco delle prime sarà presto chiuso, il secondo continuerà a minare la percezione della realtà. A poco è servita la lezione della scorsa tornata elettorale, quando tutti i sondaggisti dimostrarono la propria incapacità di leggere il paese. Incapacità che faceva pienamente il paio con quella di coloro che quei sondaggi commissionavano, ovvero i partiti politici.
    Quegli stessi partiti che adesso chiudono liste che i cittadini dovranno prendersi così come sono, tanto che oggi ha più senso parlare di nominati, che di eletti. La mortificazione della cittadinanza elevata a sistema e ridotta a sudditanza.

    In questo clima anche il Partito Socialista ha deciso di mettersi a giocare. A giocare in maniera tanto sfrontata da cogliere più che di sorpresa coloro che si erano abituati alla mitezza come cifra di una dirigenza politica che oggi invece pare non avere più remore.

    La “crespata” del lasciare Porta a Porta è stata accolta con un’ovazione. L’accusa franceschiniana di essere dei rompicoglioni è una medaglia da appuntarsi orgogliosamente sul petto. La trovata dell’offerta a Mastella è stata invece accolta con non pochi malesseri, anche in considerazione di quanto sopra dicevamo sulla legge elettorale con cui voteremo.

    Ma intanto qualcosa si muove e i telegiornali sono costretti ad accorgersi che esiste altro oltre la prima fila della griglia di partenza. Noi di Labouratorio non possiamo non esserne contenti. Ora però viene il difficile: la pars construens. Che siamo incazzati lo hanno capito in molti. Cosa proponiamo oltre l’incazzatura dovremo dirlo con chiarezza, insistenza e convinzione nei giorni di campagna elettorale che ancora rimangono.

    Anche per questo oggi Labouratorio è un po’ più serio del solito, perché sa bene che un risultato come quello segnato da Zapatero è ancora lontano. Ma dalla Spagna arriva un segnale incoraggiante, che ci fa dimenticare le beghe romane sortite in seguito all’annunciata candidatura di Grillini come sindaco di Roma per il Partito Socialista.
    Non ci preme qua dare un giudizio politico della reazione che alcuni compagni hanno avuto di fronte a tale scelta. Ci basta considerare che se qualcuno preferiva tenersi la poltrona poteva scegliere prima. Saltare all’ultimo sul carrozzone di Rutelli non è la scelta migliore nemmeno per chi vuole vendersi bene.

    A noi resta da vendere cara la pelle … e come scrive il sempre scorretto D’Angelis, tirando fuori le palle, “ma anche” gli argomenti.

    IL SOMMARIO DEL NUMERO 13