Author: Danilo Di Matteo

  • [Interviste]Qualche domanda ad Alessio Falconio

    Alessio Falconio, mio compagno di classe nei lunghi anni del liceo e amico sincero, è corrispondente dalla Camera dei deputati di Radio Radicale, autore di inchieste e appassionato rappresentante del mondo radicale.

    D. Secondo te i Radicali, che da anni si battono per la riforma anglosassone della politica italiana, diverranno, in un futuro anche lontano, una componente del Partito democratico o continueranno a svolgere dall’esterno un’azione di pungolo? So che è una domanda difficile, ma proviamoci…

    R. Credo che l’operazione tentata con le nove candidature sia proprio quella di innestare il Pd con quella tradizione liberale, cioè radicale. Questo malgrado la modestia dei personaggi messi alla guida del Pd. Si pensi, per dirne una, al modo in cui Franceschini, Bindi e Fioroni hanno pensato solo a candidare i loro portaborse, dopo aver lucrato qualche posto in più per le rispettive cordate proprio in virtù della presenza radicale e della necessità di dar maggior visibilità ai sedicenti cattolici. Per non parlare di un personaggio come Goffredo Bettini piuttosto che di Veltroni stesso. La cifra di questo ceto dirigente è la mediocrità, in modo impressionante.

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  • Fede, umiltà, amore

    Ci sono diversi modi di vivere il cristianesimo. Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese, l’organo esecutivo delle chiese valdesi e metodiste, ne dà un esempio mirabile inviando un messaggio affettuoso a Silvana, la donna di Napoli che ha subito addirittura l’irruzione della Polizia mentre era in Ospedale per un aborto terapeutico.
    Ecco il testo scritto dalla Bonafede:

    “Cara Silvana,
    mi permetto di scriverle una lettera aperta perché ho visto che lei ha inteso dare pubblicità a quello che le è accaduto nell’ospedale Policlinico di Napoli.
    Lo faccio come donna e come credente, innanzitutto per esprimerle la mia vicinanza in un momento difficile della sua vita, reso ancora più intollerabile da una violenta irruzione nel suo dolore da parte di chi dovrebbe garantire protezione e giustizia. (more…)

  • [Bioetiche] Breve conversazione con Chiara Lalli

    ScienceChiara Lalli è una giovane filosofa e studiosa di bioetica e insegna Logica e Filosofia della Scienza alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Di recente pubblicazione è l’ultimo suo libro “Dilemmi della bioetica”.

    D. Ci ricordi brevemente cosa ha stabilito giorni fa il TAR del Lazio? Si tratta di un passo avanti significativo? Quali restano i principali limiti della Legge 40?

    R. Il TAR del Lazio ha annullato le Linee Guida per eccesso di potere perché vietano la diagnosi genetica di preimpianto (divieto non presente nella Legge 40), ma soprattutto ha rinviato alla Corte Costituzionale il giudizio di incostituzionalità sulla Legge 40. Questa decisione ripristina la legalità e offre una corretta interpretazione della legge; inoltre costituisce un passo, sebbene piccolo, per ristabilire il diritto alla salute di ogni cittadino, riducendo quella discriminazione orribile riguardo alla possibilità di non trasmettere al nascituro malattie genetiche o virali.
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  • La transizione infinita e l’onestà di Veltroni

    veltrusconi.jpgFinalmente parole di chiarezza, sia pur amare: l’accordo che si profila fra le principali forze politiche a partire dalla bozza Bianco non chiuderà la lunga transizione italiana. Sarà anzi esso stesso provvisorio. Ripensare davvero gli assetti istituzionali richiederebbe un dibattito di ben altro spessore, con il coinvolgimento reale dei cittadini e una vera assemblea costituente.
    Walter Veltroni, che pure ha ribadito l’urgenza di provvedimenti quali la riduzione del numero dei parlamentari e il superamento del bicameralismo perfetto, ha avuto l’onestà di non spacciare per “storica” l’eventuale intesa sulla legge elettorale, volta nella migliore delle ipotesi a iniziare il percorso della Grande Riforma.
    Già: è desolante constatare come il nostro Paese, a differenza di altri con una struttura socio-economica non troppo dissimile, non riesca a rispondere alla profonda crisi che l’attraversa con un disegno riformatore di ampio respiro e sia costretto perennemente a rincorrere le emergenze e a tamponare le ferite: una liberalizzazione di qua, un “vassallum” di là. E la stessa frammentazione del quadro politico è madre e figlia della transizione interminabile.
    Anzi: la maggioranza delle dicotomie che caratterizzano lo scenario attuale – via parlamentare-via referendaria, partito all’americana-partito tradizionale, laici-cattolici – appare sempre più vuota dinanzi alle vere sfide che si profilano e alla posta in gioco: vivere in una società libera e plurale.

  • Intervista a Tommaso Nannicini – Il segreto della Spagna? La capacità di “selezionare”

    Tommaso NanniciniTommaso Nannicini è un economista e vive in Spagna da due anni, dove insegna e svolge attività di ricerca presso l’Università Carlos III di Madrid. I suoi interessi di studio abbracciano l’economia del lavoro, l’econometria applicata e l’analisi empirica dei processi politici. In passato, ha studiato o lavorato presso l’Università di Firenze, l’Università Bocconi, l’Istituto Universitario Europeo, il MIT di Boston e il Fondo Monetario Internazionale. Per un periodo, ha pensato di darsi non all’ippica ma alla politica (ricoprendo vari incarichi locali e nazionali prima nell’associazionismo della diaspora socialista, e poi nei Ds e in LibertàEGUALE). Ma la politica, a quanto pare, aveva altri piani. (more…)

  • Diritti civili e sociali: la lezione di Martin Luther King

    Anche i più convinti sostenitori delle riforme di Luis Rodriguez Zapatero tendono spesso a considerarle importanti conquiste nell’ambito dei diritti civili. Così vi è chi ritiene che in un mondo nel quale le grandi scelte strategiche ed economiche sono legate a mille vincoli e compatibilità, al socialismo delle libertà e dei cittadini non resti che migliorare la qualità della vita estendendo i diritti civili e promovendone il rispetto.

    Ma è proprio così? Volgiamo lo sguardo insieme al passato e all’oggi. L’abolizione dello schiavismo negli Usa rappresentò insieme l’acquisizione di diritti e un grosso mutamento sociale (non privo di risvolti controversi). Per Giovanna Reggiani il diritto alla sicurezza era condizione indispensabile per muoversi in città e tornare a casa. A pensare che ancora sussiste in certi ambienti un atteggiamento indulgente nei confronti dello stupro! La maternità e la paternità responsabile, e quindi la possibilità di ricorrere alle tecniche di fecondazione assistita, rappresentano un momento fondamentale nella vita dei singoli, delle coppie e della comunità. E la moratoria delle esecuzioni capitali ha mille risvolti politici e sociali nel mondo. Per non dire dei milioni di uomini e donne gay verso i quali si continuano a ergere steccati e pregiudizi. O delle mille barriere mentali (e non solo) nei confronti dei disabili, che contribuiscono sovente, ad esempio, a rendere per loro quasi impensabile una vita sentimentale soddisfacente.Ecco: l’anno prossimo ricorrerà il quarantennale della morte di Martin Luther King. Scorrendo il libro della sua vita, si scorge subito il legame che egli coglieva fra la fine della segregazione razziale (i diritti civili), il suffragio davvero universale (diritti politici), la guerra alla povertà (diritti sociali). Nell’ultimo King si nota un’impostazione più radicale, è vero, soprattutto in risposta alla miseria e all’abbrutimento della vita nei ghetti del Nord; ma l’ansia di giustizia sociale è presente fin dall’inizio, nutrendosi fra l’altro del Social Gospel (il Vangelo sociale).Il messaggio principale dell’apostolo della nonviolenza è proprio quello di considerare le persone nella loro globalità, in relazione con i propri simili.

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