Prima o poi il countdown doveva iniziare e sinceramente mi aspettavo proprio che partisse dai piani alti europei. Quello di cui sto parlando è l’estensione del diritto di adozione ai single e alle coppie non sposate che potrebbe introdurre la facoltà di adozione anche da parte di coppie gay, ovviamente Stato membro permettendo.
Ma la proposta che arriva dall’Europa è insieme esaltante, perché introduce un nuovo modo di concepire la vita e i rapporti sociali (cosa che in Europa già conoscono più di noi) e anche molto importante per la politiche nazionali degli Stati membri. Il vicesegretario generale di Consiglio d’Europa Maud de Boer Buquicchio nel presentare il testo a Strasburgo ha detto che “ I cambiamenti della società hanno reso indispensabile un’evoluzione del testo del 1967 ” e continua su una linea progressista sottolineando che “ la nuova convenzione, che abbasserà l’età dei genitori adottivi a 30 anni e introdurrà il consenso all’adozione anche da parte del padre non sposato, è inquadrata tutto sul migliore interesse del minore, che sarà coinvolto e ascoltato nel processo decisionale, nonché sarà autorizzato a conoscere le sue origini”.