Tag: liberali

  • [Urgenze] Una voce Laica, Liberale e Libertaria

    Articolo di Luca Bagatin

    Ci manca una voce Liberale, radicale, Libertaria, Liberalsocialista

    Mancano neanche una sessantina di giorni alla chiusura della campagna elettorale e quindi alla data delle elezioni politiche e, guarda un po’, non notiamo pressoché alcuna novità rilevante quanto a personale politico e a schieramenti contendenti salvo, forse, una certa semplificazione-camuffamento che vede “contrapporsi” (parola forse un po’ grossa) i Popolari delle Libertà Vaticane e i Democratici de Noantri in salsa prodiana.
    La qual cosa ci lascia davvero perplessi, ma, tant’è.
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  • 9 – Labouratorio non si fa assorbire

    Labouratorio non si fa assorbireLabouratorio non si fa assorbire. Gli altri facciano quello che credono. Noi non ne abbiamo bisogno.
    Noi eravamo socialisti e democratici per la libertà nel 1956 a Budapest, noi eravamo socialisti e democratici per la libertà nel 1968 a Praga. Noi abbiamo avuto la Fortuna di essere radicalmente socialisti e democratici nei Settanta e non rinneghiamo niente delle battaglie culturali e democratiche degli Ottanta.
    Noi siamo già stati umiliati e offesi, non democraticamente, nei Novanta, ma non per questo moriremo oggi con la schiena piegata.
    Radicali e socialisti. Perché siamo tanto invisi al buon Walter? Non è il nostro “laicismo”, quella è una scusa che vale per i titoli dei giornali e per dare soddisfazione alle parti più clericali del PD.
    La verità è che noi rappresentiamo quella possibilità che Walter deve negare, quella storia che deve essere cancellata, quel retaggio da dimenticare. Dobbiamo essere cancellati perché siamo la prova che quanto di moderno c’era a sinistra non stava nelle identità negate del PD.
    Stava invece in storie politiche che ancora potrebbero essere attuali senza bisogno di negare se stesse. Smontando quindi alla base l’assunto di fondo del PD, ovvero che sia necessario disfarsi di del “vecchio”, in nome di un “nuovo” … che poi sai che gran nuovo il Walter!
    Cerchiamo piuttosto proposte scellerate, pazze, suicide. Vogliamo l’orgoglio dell’essere socialisti, vogliamo la lotta dell’essere radicali, vogliamo il rigore dell’essere liberali e la laicità che l’essere liberali comporta.
    Ma non ci facciamo illusioni. Ci guida chi è stato finora pavido, ci risponde chi ormai parla da solo alla radio (anche se almeno lotta).
    Facciano quello che credono, se ci credono. Noi non ci facciamo assorbire.

    Labouratorio: Numero 9

  • Intercettazioni Rosapugnanti

    La Rosa nel Pugno … di MoscheLa frustrazione per la fine indegna della Rosa nel Pugno ha seriamente dissestato la salute mentale di tanti giovincelli che avevano realmente creduto alla novità di un soggetto politico laico, liberale, socialista, radicale.

    Oggi questi poveri giovincelli rimangono con una rosa nel culo e pugni stretti che avrebbero tanta voglia di menare in faccia a qualcuno …

    Noi di Labouratorio siamo impietosi e vi proponiamo questa intercettazione fra due amici, chiedendovi solo la cortesia d’essere comprensivi …
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  • Liberiamoci del L.A.-Beur-Oratorio

    Non si tratta di un gioco di parole.
    Ma neanche di un ”Arabe metropolitain” trapiantato a Los Angeles, convertito al cristianesimo protestante.

    Molto di più, o molto meno in quanto ad aspettative.
    Di area socialista, liberale, libertaria, e anche un pò pannelliano.
    (apriti cielo, ancora qualcuno che parla di quel Giapponese Prodiano)
    Si tratta solo di una promessa, di un auspicio.
    Il Labour, l’oratorio….

    Ma cos’è? Un compromesso storico ultra-bonsai? Quel ragioniere pro-palestinese del Sottosegretario Intini, ne sarebbe lusingato.
    Molto di meno allora, non vorremo imbarazzare uno degli oligarchi, loro sì, ultra-superstiti dello Sdi( opps! Partito Socialista).

    Non mi resta che sproloquiare un poco di Labouratorio.it, affermare solennemente la brancaleonaggine della sua straordinaria redazione, un sito troppo rosso e troppo nero, e ciononostante libero da sé, libero da noi, un pò troppo concentrato sulla sua pretesa di parlare dei Militanti con la M maiuscola.

    Informiamo e divertiamo. Senza grillismi. Un luogo aperto, di riflessione, di sicumera laica, di alterigia giacobina, e spirito voltairiano.

    Vogliamo un Labouratorio cha parli di una realtà che non esiste e che non esisterà mai.
    Di una realtà sognata diversa da quella che Mitterand chiamava ”realitè reèlle”.
    E che sarà tale, solo se riusciremo a non sbrodolarci addosso, a non tediarci a vicenda sulle vicende delle tribù partitiche, dei familismi ideologici, dei complessi dell’ ”IO PARLO DI COSE IMPORTANTI”.

    E allora brambillizziamo il nostro Labouratorio, non ci capezzonizziamo troppo, e ciuffolettizziamoci il giusto, senza crederci.

    Liberiamoci in volo, senza stare sul pulpito, senza fretta, e con costanza.
    Benvenuto Labouroratorio, ennesimo conciliabolo laico.

  • Il signor Labouratorio qui, è un po’ situazionista

    Il cammino dell’ uomo timorato è minacciato dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi.
    Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è il pastore di suo fratello ed il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia ricadrà con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che proveranno ad ammorbare e distrugger ei i miei fratelli.
    E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te..
    Ezechiele 25:17

     

     

    PulpoSì, lo so che questa citazione è la più inutile per aprire il numero Zero di un settimanale online che si occuperà di politica, attualità, economia, società etc … Non ha molto senso neppure il fatto che si tratti di un passo della Bibbia, in fondo un comun denominatore dei redattori di questo magazine online non è solo quello di essere giovani, ma anche quello di essere tendenzialmente laici.Giovani, laici, labouranti e libertari. Il titolo della rivista, Labouratorio, già dice molto. Ci piace però sottolineare più il riferimento al “laboratorio”, che non quello al “labour”. Laboratorio per “sperimentazioni alchemiche” di quella sinistra moderna e liberale che oggi più che mai manca al nostro paese. Ci piace pensare che questo possa diventare luogo di dibattito e confronto fra le ragioni, spesso comuni, che animano il fare ed il pensare politico di molti di noi. Socialisti, radicali, repubblicani, liberi liberali e magari anche piddiini (sostenitori del Partito Democratico), oltre le appartenenze di schieramento e senza dimenticare che alcuni di noi, di appartenenze politiche o partitiche, non ne hanno alcuna.

    Tuttavia, quell’apparentemente inutile citazione, ha un sapore squisitamente situazionista e questa cosa ci piace assai. Sì, siamo un po’ situazionisti. Cosa significa?

    Magari significa che voi siete gli uomini malvagi e noi siamo gli uomini timorati; ed il signor Laboratorio, qui, lui è il pastore che protegge il nostro timorato sedere nella valle delle tenebre.
    O può voler dire che voi siete gli uomini timorati e noi siamo i pastori ed è il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo ci piacerebbe, ma questa cosa non è la verità.
    La verità è che voi dovete leggere Labouratorio e farlo leggere a tanti altri uomini timorati, mentre la tirannia degli uomini malvagi avrà cura di ignorarci o di boicottarci. Ma noi ci proveremo, ci proveremo con grande fatica a diventare sempre migliori.