Tag: sciopero

  • Il blocco dei Tir e l’Italia del Guicciardini

    Ancora una volta abbiamo assistito al deprimente spettacolo di un intero Paese che si piega all’interesse particolare di una singola categoria. Stavolta l’Italia è stata messa alle strette dal blocco degli autotrasportatori. Tempo 48 ore e l’intero sistema è finito in ginocchio: pompe di benzina a secco, scaffali dei supermercati vuoti, ancora qualche ora ed avremmo visto esplodere nelle strade scene d’isteria collettiva con la corsa all’accaparramento delle ultime scorte disponibili.

    Alla fine i Tir sono ripartiti, a seguito delle generose elargizioni del governo e siamo tornati alla normalità. Qualcuno ha parlato, a ragione, di vittoria del Partito del blocco stradale. Prima dei camionisti erano stati i tassisti e prima ancora i benzinai ma non sono mancati gli scioperi selvaggi degli autoferrotranvieri o dei controllori di volo. Ogni volta che una determinata categoria vede messi in discussione i propri diritti – leggasi in alcuni casi privilegi – si sente in diritto di bloccare l’Italia intera, ricorrendo all’occupazione delle strade con buona pace dei comuni cittadini su cui ricadono tutti i disagi. Si potrebbe senza dubbio discutere della fragilità del sistema dei trasporti, in cui gli spostamenti delle persone, oltre che delle merci, si svolgono per la quasi totalità su gomma con i conseguenti disagi in termini di traffico ed inquinamento. Si potrebbe anche riflettere su un paese la cui dipendenza dal petrolio ha raggiunto livelli di criticità spaventosi, dove si è rischiato, e in alcuni casi raggiunto, lo stop delle attività produttive.

    (more…)

  • Confessioni di un non-bamboccione

    Al ministro Padoa Schioppa

    D’Angelis o De Niro?Caro TPS,
    l’unico vantaggio di essere un giovane lavoratore, nell’Italia che lei contribuisce a governare, è quello di non sentirsi tirati in ballo dalle sue uscite sui bamboccioni. A dirla tutta, quella sua frase poco cortese è stata forse il contributo più tangibile che lei ha messo in campo a favore di noi non bamboccioni.
    Per il resto c’è poco da esultare a non esser bamboccione; e se provo a fare un bilancio devo dire che:

    Essere studente fuorisede è una cosa bellissima.
    Cimentarsi con se stessi e le proprie capacità, ricominciare la vita quasi da zero, stabilire nuovi rapporti e nuove amicizie, fare un nuovo ed enorme bagaglio di esperienze.

    Essere studente fuorisede è una cosa costosissima.
    La mia famiglia per garantirmi la sopravvivenza ha dovuto sostenermi con almeno mille euro al mese per vivere e per pagare l’affitto di una stanza. Spesa alla quale poi si devono aggiungere tasse universitarie, libri, spese impreviste.

    (more…)