Tag: Italia

  • Democrazia e felicità

    Herald TirbuneIn questi giorni, è parso strano a molti il giudizio del New York Times sul manifesto “infelice” destino degli italiani. Non sappiamo con quale e/o quanta consapevolezza, il giudizio sia stato espresso in considerazione della pubblicazione del Rapporto del CENSIS, il sei dicembre scorso, che descrive la realtà del nostro Paese immersa a quanto pare nelle secche paludose del conservatorismo.

    L’analisi, in entrambi i casi prodotta, è tale comunque da favorire una considerazione di carattere generale sulla relazione in ogni caso esistente tra la vita e la felicità di ciascuno, laddove anticamente si sarebbe piuttosto usato al posto del termine “vita” quello di “verità”. E questo perchè, per gli antichi Greci la vita stessa era sinonimo di ricerca della verità, e questa ricerca doveva compiersi attraverso la necessità del destino di ognuno, nel senso etimologico del termine che sta per l’appunto ad indicare il discorso che si svolge intorno (de) allo stare dell’essere medesimo (stino).

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  • ALLitalia

    Beh, a questo punto se va come un po’ tutti ci auguriamo non ci resta che ringraziare. Il compratore per la benevolenza, il venditore per tanta grazia. In questo capitalismo approsimativo, basato sull’amicizia e sull’amore, è quanto di meglio ci possa capitare.
    Alitalia… i conti più in rosso (colore che non ci dispiace), la flotta più vecchia, i dipendenti più numerosi e più pagati. Pregi opinabili, ve lo concedo, ma volete mettere la soddisfazione di viaggiare su una compagnia di bandiera? Dico, prendi il volo e già senti che il tricolore garrirà. Chiudi gli occhi e ti vedi sfilare davanti i nostri orgogli nazionali: Garibaldi, Badoglio, Moro, Craxi, Riina ecc.

    E poco importa se c’è sciopero del catering e viaggi con un’ ora e mezza di ritardo su una tratta di due ore, perchè lì ti senti parte di una piccola-grande famiglia. Anzi, vi dirò di più. Lì a bordo di quel boeing dalle pareti un po’ scollate ti senti cittadino-imprenditore. Sei consapevole del fatto che le perdite, nel biennio 2006-2007, sfioreranno il miliardo di euro, quindi non badi alle maldicenze sulle tasse sempre più alte. La vivi come un consapevole aumento di capitale. Quindi ti permetti una paternalistica occhiata all’attempato sedere dell’assistente di volo, concedi un cenno di benevolenza al secondo ufficiale e al suo turno corto (“non si preoccupi, tenga pure il resto”) e ti senti un gran signore.

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