Category: Dalla redazione…

  • Je m’accuse

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    Labouratorio ha concusso ed è stato concusso. Labouratorio è un mariuolo. Labouratorio è marcio. Labouratorio si autodenuncia e si costituisce, non ad un magistrato irresponsabile, ma all’opinione pubblica che responsabile è non per legge, ma perché è lei che soffoca della puzza dell’immondizia che pure non ha saputo differenziare.
    Labouratorio si fa inquirente di sé e, visto che non c’è separazione di carriere, si autocondanna anche. Sentenza giusta emessa in nome e per il bene del popolo italiano. Basta, si chiude la bottega del pizzo e si va casa, chiedendo pietosamente un atto di clemenza in cambio della promessa di non riprovarci più.
    E’ l’unica vera riforma che possiamo consegnare ai nostri lettori. Sarebbe questa l’unica vera riforma di una classe che per la prima volta si potrebbe scoprire dirigente. Altrimenti “come volete che il paese sappia orientarsi nella tormenta, se quegli stessi che si dicono sue guide tacciono per meschina tattica di politicanti oppure per il timore di compromettere la loro situazione personale?”.

    Anche se in fondo la verità è che ci siamo rassegnati anche noi. Il virgolettato qua sopra continuava così: “…lo spettacolo è stato così penoso, così crudele, così duro per la nostra fierezza, che intorno a me sento ripetere: “La Francia è proprio malata perché si sia potuta produrre una simile crisi di aberrazione pubblica”. No! È soltanto sviata, fuori di sé, del suo cuore e della sua indole. Le si parli il linguaggio dell’umanità e della giustizia e si ritroverà intera, nella sua generosità leggendaria”.
    Ma quella era la Francia del 1897, non l’Italia del 2008 all’alba di una terza Repubblica o molto più semplicemente di un nuovo ventennio.

  • Abbiamo Labourato per te

    Benvenuto in Labouratorio ignoto navigatore della rete! Che tu sia arrivato fin qui per l’indefessa opera di convincimento di qualche Labouratore amico tuo, o che tu abbia da solo scelto il tuo destino lasciando che di click in click esso ineluttabile si compiesse, poco ci importa…

    Ormai sei entrato nelle fumose stanze del Labouratorio dove le sperimentazioni alchemiche di una sinistra che possa finalmente cambiare se non il mondo, almeno, i tuoi prossimi dieci minuti, assurgono a prodromi della Rivoluzione Situazionista (che se sai cos’è bene, se no, dà un’occhiata al numero zero!, io a scanso di equivoci so di non saperlo…).

    Qui, dove si decidono settimanalmente le sorti del paese, potrai incontrare un manipolo di pazzi folgorati, ciascuno con le sue folli idee e tutti con la determinazione di scriverle, chissà perché, nello stesso posto.

    Fuggiresti immantinentemente se scoprissi che qua si parla di politica?e allora per trattenerti ancora un po’ sappi che in appena un mese di vita si è scritto di meteorologia e filosofia, ultrà e omosessuali, alcol e petrolio, immondizia e globalizzazione…

    Non attardarti ancora in questa barocca introduzione, esci anche tu dal tunnel del divertimento, leggi gli articoli del numero 5 e partecipa al concorso per il commento più caustico e insultante: la migliore stroncatura di un pezzo di Labouratorio avrà in premio una giornata intera da passare in compagnia dell’avvenente deputato socialista Roberto Villetti (per la successiva notte in albergo ci stiamo attrezzando, non disperate)!!!

  • La medicina migliore: Labouratorio

    labmedicina.jpgUn prodigioso farmaco continua a meravigliare e a dimostrare successo in rete ma non solo. Mentre ansiosi attendiamo l’avviso per la vincita del Pulitzer, del Nobel e anche dell’Oscar (così..!) vi introduciamo ad un nuovo entusiasmante labour-number di cui andiamo fieri.

    Guardate, lo voglio dire pacatamente, serenamente: Labouratorio, un magazine nuovo, ma anche antico, non di certo vecchio, una rivista online, ma anche, volendo, su carta, una redazione di giovani appassionati, ma anche letteralmente folli. Insomma, (direbbe qualcuno) non si pensi che non vogliamo un pungolo, uno stimolo fresco, sincero, appassionato ed ideale per la Costituente che non costituisce, ma anche.. no.

    In ogni caso, eccoci qui, un po’ situazionisti, giunti al N. 4 di Labouratorio. Molti si chiedono stupiti: come è possibile? Quale forza trascendentale permise ciò? La risposta è scontata, almeno mi pare.. perché Labouratorio è passione e la passione è il Tanfani, se ne deduce che il Tanfani è Labouratorio.. cioè.. vabè, insomma.. ci siamo capiti.

    Teoremi a parte, è proprio la passione di tanti la motivazione per cui questo magazine online è BRILLANTEMENTE giunto al N. 4, pronto ad altri 100 numeri altrettanto stimolanti. Anche con le feste, un po’ più tondi e allegri, non ci siamo mai fermati. Crediamo nella costruzione di una sinistra che non c’è: moderna, liberale, socialista, radicale, laica, ecologista, anticlericale, nonviolenta, democratica, europeista, progressista, libertaria… (lo portano via)

    Labouratorio ® Ultra-stimolante intellettuale, e non solo.

    COMPOSIZIONE: Principio attivo: situazionismo. Eccipienti: un pugno di giovani matti, forse un poco illusi ma tanto idealisti, liberalsocialismo, radicalismo.

    INDICAZIONI TERAPEUTICHE: Trattamento sintomatico di inerzia, immobilismo, affezione da inciucio, ministerialismo, antani.

    TENERE IL PRODOTTO FUORI DALLA PORTATA DI ALTI COSTITUENTI, RICOSTITUENTI E TRICOSTITUENTI

    Se il sintomo persiste consultare la voce “espatrio”.

  • Compagno Natale!

    Babbo Natale quest’anno non passerà, è inutile che lo aspettiate illudendovi, o illudendo i vostri bambini, nipotini, fratellini and co.

    L’abbiamo rapito e lo stiamo torturando con brutalità.

    Per prima cosa gli abbiamo negato qualsiasi forma di cibo, mentre noi pasteggiavamo lautamente con renne volanti come principale portata. Poi, uno ad uno, abbiamo scuoiato e ucciso dimostrativamente i corpulenti nanetti (Mastellolo, Dilibertolo, Dinolo e gli altri amici del bosco) che lo aiutano ogni anno a leggere le lettere ed impacchettare i regali. E tutto questo ovviamente di fronte ad un Babbo Natale sempre più affranto, affamato e stremato, che stava già mostrando i primi segnali di cedimento psicologico.

    Ma questo a noi non bastava, perché siamo sadici e stronzi e abbiamo subìto degli evidenti traumi infantili, e da bravi situazionisti vogliamo abbattere la società consumistico-capitalista, iniziando dai suoi simboli.

    A quel punto l’abbiamo messo di fronte alla summa dei decenni di degenerazione morale che la Sua leggenda ha creato nell’umana stirpe: Luca Volonté dell’Udc, che, emozionato di fronte al suo idolo, per strafare ha subito ripetuto la sua fatwa da integralista religioso: “L’esclusione della vendita del presepe in Italia, da parte di Ikea, Rinascente, Standa, Oviesse e di altri gruppi multinazionali, è il risultato di una vergognosa colonizzazione messa in atto per sradicare l’identità cristiana e per togliere a un paese cattolico come il nostro un simbolo secolare che rappresenta il Natale. Siamo di fronte all’ennesima prova di un relativismo laicista che finisce per spianare la strada all’estremismo islamico. I consumatori sappiano che, insieme ai prodotti a basso costo, da queste aziende si acquista anche l’eutanasia culturale del paese”.

    Dopo averlo sentito, persino quel bonaccione reazionario di Babbo Natale ha espresso il desiderio di iscriversi all’UAAR e ha iniziato a bearsi della sua somiglianza con Carlo Marx, sua storica onta.

    In questo momento il Compagno Natale sta lavorando per la Causa, ciclostilando i numeri cartacei di Labouratorio, che distribuirà ai bambini cattivi durante la notte del 25, riordinando poi tutti i numeri fino ad ora usciti.

    Grazie Compagno Natale!Saremo sempre grati per il tuo lavoro!

    Scherzi a parte, MA ANCHE NO, evitiamoci la cagata pazzesca degli auguri laici e quindi…Buon Natale a tutti dal Labouratorio!

  • Labouratorio is PASSION!

    tanfani_mito.jpgLa folle voce del microcosmo laico-lib-soc-rad-ecc. è giunta qui al n°2, che poi non è un n°2, sarebbe un numero 3 ma siccome s’è iniziato da ZERO…insomma, tutto ciò conferma che siamo scemi!

    Folli di una follia ragionata, quella sana follia che ci spinge a provocare, ad essere “cattivi” e ad affondare il colpo senza pensare troppo a “punte di fioretto” o “carezze”.

    In fondo noi non abbiamo nulla da perdere e tutto da guadagnare, specialmente noi giovincelli alle prime armi con la politica. Ma anche i più navigati politici della nostra”area” dovrebbero imparare questo refrain a memoria, ma fino ad ora è stato evidente che hanno continuato a “guardarsi l’ombelico” e a controllare quello del vicino per vedere se era più “panciuto” del proprio…ma lasciamo perdere ‘sto punto, non ho voglia di sparare sulla Croce Rosa quest’oggi…

    Probabilmente, oltre ad essere folli, siamo anche un po’ ma-anchisti nel giudicarci Liberali MA-ANCHE Socialisti MA-ANCHE Laici MA-ANCHE etcetera etcetera…MA-ANCHE no!

    Insomma avrete capito che siamo dei pazzarielli con la testa sulle spalle, dei matti ragionatori, dei folli…dei PASIONARI!

    Labouratorio è PASSIONE, o meglio ancora, Labouratorio is PASSION, che è più cool da dire!

    PS: “Viva la prima interpretazione classiha della rivoluzione demogratiha!”

  • Liberiamoci del L.A.-Beur-Oratorio

    Non si tratta di un gioco di parole.
    Ma neanche di un ”Arabe metropolitain” trapiantato a Los Angeles, convertito al cristianesimo protestante.

    Molto di più, o molto meno in quanto ad aspettative.
    Di area socialista, liberale, libertaria, e anche un pò pannelliano.
    (apriti cielo, ancora qualcuno che parla di quel Giapponese Prodiano)
    Si tratta solo di una promessa, di un auspicio.
    Il Labour, l’oratorio….

    Ma cos’è? Un compromesso storico ultra-bonsai? Quel ragioniere pro-palestinese del Sottosegretario Intini, ne sarebbe lusingato.
    Molto di meno allora, non vorremo imbarazzare uno degli oligarchi, loro sì, ultra-superstiti dello Sdi( opps! Partito Socialista).

    Non mi resta che sproloquiare un poco di Labouratorio.it, affermare solennemente la brancaleonaggine della sua straordinaria redazione, un sito troppo rosso e troppo nero, e ciononostante libero da sé, libero da noi, un pò troppo concentrato sulla sua pretesa di parlare dei Militanti con la M maiuscola.

    Informiamo e divertiamo. Senza grillismi. Un luogo aperto, di riflessione, di sicumera laica, di alterigia giacobina, e spirito voltairiano.

    Vogliamo un Labouratorio cha parli di una realtà che non esiste e che non esisterà mai.
    Di una realtà sognata diversa da quella che Mitterand chiamava ”realitè reèlle”.
    E che sarà tale, solo se riusciremo a non sbrodolarci addosso, a non tediarci a vicenda sulle vicende delle tribù partitiche, dei familismi ideologici, dei complessi dell’ ”IO PARLO DI COSE IMPORTANTI”.

    E allora brambillizziamo il nostro Labouratorio, non ci capezzonizziamo troppo, e ciuffolettizziamoci il giusto, senza crederci.

    Liberiamoci in volo, senza stare sul pulpito, senza fretta, e con costanza.
    Benvenuto Labouroratorio, ennesimo conciliabolo laico.

  • Il signor Labouratorio qui, è un po’ situazionista

    Il cammino dell’ uomo timorato è minacciato dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi.
    Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è il pastore di suo fratello ed il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia ricadrà con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che proveranno ad ammorbare e distrugger ei i miei fratelli.
    E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te..
    Ezechiele 25:17

     

     

    PulpoSì, lo so che questa citazione è la più inutile per aprire il numero Zero di un settimanale online che si occuperà di politica, attualità, economia, società etc … Non ha molto senso neppure il fatto che si tratti di un passo della Bibbia, in fondo un comun denominatore dei redattori di questo magazine online non è solo quello di essere giovani, ma anche quello di essere tendenzialmente laici.Giovani, laici, labouranti e libertari. Il titolo della rivista, Labouratorio, già dice molto. Ci piace però sottolineare più il riferimento al “laboratorio”, che non quello al “labour”. Laboratorio per “sperimentazioni alchemiche” di quella sinistra moderna e liberale che oggi più che mai manca al nostro paese. Ci piace pensare che questo possa diventare luogo di dibattito e confronto fra le ragioni, spesso comuni, che animano il fare ed il pensare politico di molti di noi. Socialisti, radicali, repubblicani, liberi liberali e magari anche piddiini (sostenitori del Partito Democratico), oltre le appartenenze di schieramento e senza dimenticare che alcuni di noi, di appartenenze politiche o partitiche, non ne hanno alcuna.

    Tuttavia, quell’apparentemente inutile citazione, ha un sapore squisitamente situazionista e questa cosa ci piace assai. Sì, siamo un po’ situazionisti. Cosa significa?

    Magari significa che voi siete gli uomini malvagi e noi siamo gli uomini timorati; ed il signor Laboratorio, qui, lui è il pastore che protegge il nostro timorato sedere nella valle delle tenebre.
    O può voler dire che voi siete gli uomini timorati e noi siamo i pastori ed è il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo ci piacerebbe, ma questa cosa non è la verità.
    La verità è che voi dovete leggere Labouratorio e farlo leggere a tanti altri uomini timorati, mentre la tirannia degli uomini malvagi avrà cura di ignorarci o di boicottarci. Ma noi ci proveremo, ci proveremo con grande fatica a diventare sempre migliori.