[Documenti] Il Circolo Carlo Rosselli di Napoli – Per un nuovo Meridionalismo

Pubblichiamo con piacere il documento politico-programmatico del Circolo Carlo Rosselli di Napoli

UN NUOVO MERIDIONALISMO.
L’aspetto primario di un approccio riformista e laico all’ancora irrisolta questione meridionale è legato all’individuazione di una classe dirigente in grado di mettere in pratica nell’operare quotidiano un’azione coerente con i principi ideali ed etici del pensiero democratico e socialista liberale. Al riguardo ci soccorre la lezione dell’irpino Guido Dorso che, proprio in chiave etico politica, delineò la sua visione meridionalistica. ” La rivoluzione italiana sarà meridionale o non sarà”: in questa affermazione c’è meglio di ogni altra, la sottolineatura della centralità per l’Italia del problema del Mezzogiorno. La prospettiva politica di Dorso, per certi aspetti figlia di quella di Salvemini, è lucidamente critica nei confronti dell’azione dei governi postunitari, ai quali l’autore della ”Rivoluzione Meridionale“ rimprovera di aver neutralizzato e controllato col trasformismo ogni spinta innovatrice manifestatasi nel paese e soprattutto al Sud. Dorso e Salvemini vedevano una sola possibilità per il Mezzogiorno: l’affermarsi di una classe politica capace di agire autonomamente e compiutamente, rifiutando trasformismi e compromessi. Purtroppo la speranza di un profondo rinnovamento della classe dirigente meridionale è rimasta tale, ma questa disillusione deve spingere cocciutamente in avanti la volontà dei “coraggiosi” a non desistere dall’ambizioso obiettivo.

VALORI DELL’ ASSOCIAZIONE
Nell’ambito di tale visione, il Circolo “Carlo Rosselli” vuole rappresentare una novità ed una speranza di rinnovamento nel panorama politico-culturale napoletano. Esso si ispira ai valori del socialismo liberale avendo, come riferimento programmatico internazionale, i principi e le finalità perseguite dal Partito Socialista Europeo. Suo scopo basilare è affermare la necessità politica di una grande forza socialista di tipo europeo in Italia per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese. Il raggiungimento di questa meta richiede una nuova sintesi per coniugare uguaglianza e libertà, per declinare il riconoscimento dei meriti e la tutela dei bisogni, individuali e sociali nonché il rispetto della laicità che garantisce la convivenza tra culture e idee diverse. Questa è la via per superare i limiti di un socialismo tradizionale, conservatore e tradizionalista, che identifica la difesa delle nostre conquiste politiche, economiche e sociali con gli strumenti che le hanno garantite nel passato; che è legato troppo ad una logica statalista e dirigista di governo dei processi; che concilia con difficoltà l’affermazione dei diritti individuali e di libertà con quelli sociali e di uguaglianza.

PERCHÉ UN CIRCOLO ROSSELLI A NAPOLI?
Riteniamo non più prorogabile far ripartire l’iniziativa socialista nella nostra Regione e nell’area metropolitana napoletana, nella fase di riorganizzazione di tutta l’area socialista italiana per la costituzione di un nuovo Partito Socialista in Italia, aderente al PSE e all’Internazionale Socialista.
A questo scopo il Circolo “Carlo Rosselli” si propone di studiare, approfondire e dibattere i principali problemi culturali, politici, economici e sociologici che interessano la società in ambito cittadino, regionale e nazionale. In tale prospettiva il Circolo organizza incontri, conferenze, dibattiti, presentazione di libri e pubblicazioni riguardanti un ampio arco di problemi attinenti il progresso della cultura e della politica, lo sviluppo, i diritti civili e l’attualità nonché promuove o partecipa ad iniziative aventi la finalità di favorire un contatto concreto tra l‘idea socialista liberale e il contesto reale.
Per questo motivo, abbiamo deciso di istituire appena possibile un rapporto di proficua cooperazione col Centro “Carlo Rosselli” di Aversa, già costituito nei mesi scorsi da un gruppo di socialisti aversani.

QUALI OBIETTIVI?
Pur nella consapevolezza dei limiti di un’associazione a sfondo politico-culturale, intendiamo impegnarci per dibattere le principali questioni sul tappeto ed analizzare più in profondità le criticità del nostro territorio, provando ad elaborare e proporre soluzioni ed exit strategy per i problemi più drammatici, e per indagare le occasioni e le opportunità su cui indirizzare le direttrici dello sviluppo del territorio metropolitano nonostante il “danno sistemico” inferto alla regione Campania dalla classe dirigente governante, imperniata sulle screditate leadership locali, principali responsabili di malapolitica e di malamministrazione.
Non possiamo non prendere in considerazione il sistema di potere, sintetizzato dal termine “bassolinismo”, costruitosi progressivamente negli anni in complice accordo con personalità ex-democristiane e, più in generale, nella nostra città e nella regione Campania, un sistema che affonda le radici nelle strutture socio-economiche del nostro territorio. Peraltro, il varo del Partito democratico in Campania, al di là di tutte le obiezioni di ordine politico-culturale generale, rischia a nostro avviso di costituire – per le sue modalità di costituzione basate sulla saldatura di robusti sistemi corporativo-clientelari – un ulteriore ostacolo allo sviluppo della nostra regione

UN NUOVO CENTROSINISTRA.
A nostro parere, uno dei principali impegni politici dovrebbe essere quello di ricostruire un nuovo patto sociale, un recupero di autorevolezza della politica e delle istituzioni, che passa attraverso una restituzione della sovranità popolare ai cittadini. Si tratta di dare ai cittadini della Campania la possibilità di esprimersi di nuovo su come immaginano il loro futuro e a quale governo vogliono dare o togliere la fiducia. Il vero problema, allora, per l’area riformista, è avere la capacità e la forza di superare il negativo retaggio del ”bassolinismo” puntando ad un diverso centrosinistra e di generare un’inversione a 360° nella direzione del buongoverno. Pertanto, noi del Circolo “Carlo Rosselli”, auspichiamo un profondo rinnovamento di persone e di politiche nel governo della Regione Campania. Un impulso a tale esigenza di cambiamento deve essere incisivamente impresso dai socialisti contribuendo alla formazione di una nuova classe dirigente, integra e competente, affinché si possa serenamente svolgere una rigorosa analisi della crisi e tracciare i percorsi di un’inedita stagione politica del riformismo.

Napoli, 31 gennaio 2008

I soci fondatori: Ariola Gabriele, Buonaiuto Andrea, Capriati Aurelio, La Rosa Claudio, Lucrezi Eugenio, Pinto Riccardo,