Tag: giovani

  • Caro Enrico, dimostra di non essere stato un poltronaio

    boselli1.gifIn queste convulse settimane che stanno precedendo la presentazione delle liste, il Partito Socialista ha subito delle violente umiliazioni da parte degli attuali dirigenti democratici. Partendo da D’Alema passando per Veltroni, l’arroganza con la quale coloro che oggi si presentano al popolo italiano come il nuovo che avanza ci ha fatto ricordare quella del più vetero comunismo. Forse queste dichiarazioni, anche se ci hanno ferito sono state utili; utili a farci uscire finalmente da un silenzio che stava logorando i compagni che sul territorio si apprestano ad affrontare questa difficile campagna elettorale. E così finalmente si è deciso che l’1 e 2 marzo verrà presentato a Roma il programma e lanciato il candidato premier per quella che si preannuncia la più grande campagna elettorale mediatica della storia della Repubblica Italiana; alcune considerazioni per arrivare preparati a questo appuntamento mi sembrano doverose.

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  • [Tra Endorsement e Propaganda] Ciuffo for President

    borntokill.jpgDi tutti gli errori e le castronerie che noi socialisti abbiamo fatto e stiamo tutt’ora facendo ce ne è uno che proprio non possiamo permetterci: morire prima di (ri)nascere. Siamo alla vigilia di elezioni che per molti versi decideranno il futuro assetto politico del paese e il ruolo che i Socialisti italiani rivestiranno. Dalle scelte che compiamo ora, dipendono in modo cruciale il nostro destino e la nostra sopravvivenza politica autonoma.Una prima importante scelta, purtroppo non liberamente determinata, è stata quella di correre da soli senza apparentamenti di nessun tipo.

    Ancora non è invece stata formalizzata la seconda fondamentale scelta: il candidato premier del PS. E’ questa una decisione estremamente importante che definirà i termini dell’offerta politica che porteremo agli italiani, sarà il nostro biglietto da visita, il volto con cui rappresentare le nostre battaglie, quello col quale con un colpo d’occhio, 58 milioni di italiani identificheranno il nostro progetto politico. (more…)

  • Giovanili come se piovesse: ma la rinascita socialista passa anche da questo

    Anche lui voterà PSDeve essere per la vicinanza all’hotel Midas, teatro di uno dei più importanti stravolgimenti della storia socialista. O forse per la presenza della bella Chiara Lucacchioni in rappresentanza dei giovani di Democrazia e Socialismo. O forse invece perché la stessa Chiara è solo una delle tante e belle ragazze che affollano la sala congressi dell’Hotel Melià, sull’Aurelia antica. Qualunque sia il motivo però, bisogna proprio ammettere che c’è una bella atmosfera chee trasuda voglia di partecipare e dire la propria. Una settantina i giovani giunti da tutta Italia per partecipare alla manifestazione ben organizzata da Francesco Gennaro dall’evocativo titolo “Mr.Socialism, forzare il cambiamento”.

    L’iniziativa era volta alla riorganizzazione della Giovanile del fu Nuovo PSI di Gianni De Michelis in vista della nascita quanto mai necessaria di una giovanile unitaria del Partito Socialista.

    E bisogna dire che, a onor del vero, il tutto è riuscito abbastanza bene. La mattinata è stata infatti completamente dedicata agli interventi dei giovani socialisti dei “Circoli giovanili – il garofano” (il nome scelto per la nuova giovanile) e a quelli dei rappresentanti delle varie anime della cara costituente. Tra questi oltre alla già citata Lucacchioni e a Nicola Carnevale de “I Socialisti” zavettierani, è intervenuto anche Andrea Pisauro dell’ ”AssociazionePerlaRNP”, che con una discorso prorompente interrotto a più riprese dagli applausi, ha scaldato la platea che gli ha tributato una standing ovation…Non è invece riuscito a partecipare all’evento l’assenteista segretario dell’Associazione, il buon Tommaso Ciuffoletti, che evidentemente, in rotta col Pisauro, preferiva evitare un confronto pubblico in un simile contesto. (more…)

  • Ho visto la gente della mia età entrare nel Partito Democratico…

    partitodemocratico1.jpgQuesta volta nel mio articolo non ci saranno ne attacchi ne polemiche. Questa volta non ci saranno nomi di politici o avvenimenti rilevanti da cui trarre spunti di riflessioni.
    Questa volta ho voluto capire il mondo dei giovani del partito democratico. Per farlo ho organizzato una chiacchierata con due amici storici di Formia. Amici con i quali sono cresciuto, abbiamo frequentato le stesse scuole, abbiamo giocato a pallone e soprattutto fatto insieme le primissime esperienze politiche.
    Ci saranno solo le parole di questi due carissimi amici, Luca Magliozzi e Alessandro Carta che mi hanno raccontato il perché della loro adesione al Partito Democratico e le loro speranze. Certo non mancheranno provocazioni e frecciate.

    Allora ragazzi iniziamo dal principio: quali le vostre prime esperienze politiche e quali le strade percorse che vi hanno portato ad aderire al partito democratico?

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  • Il socialismo giovane del nuovo millennio

    Le proposte dei giovani per un partito socialista che nasca dalla gente e per la gente
    Il riformismo del nuovo millennio

    PamSoc“Accanto a chi è indietro e compiendo un passo in avanti”, così Pietro Nenni spiegava il senso del socialismo.
    Ma oggi, cosa significa essere socialista in Italia? E ancor più, giovani e socialisti.

    Non è soltanto ideologia ma è una cultura, un modo di vivere. Non potrà mai essere soltanto un partito.
    Partiti degli uomini e non uomini del partito, forse, questo è il senso di una diaspora così lunga, forse, il problema di un socialismo ridotto a pochi pensieri, non propositivo, non degno a volte dell’ alta cultura degli esponenti del passato, svilito e accomodato su quelle briciole caritatevolmente donate dal magnate di turno.
    Il socialista, l’ uomo dei lumi e del senso della società, il riformismo dalla parte del popolo. Uomini che come Pertini hanno molto più parlato con le azioni e non con la prosa che spesso non diventa né poesia, né storia.

    Ma oggi, noi della generazione cresciuta nell’ assenza del partito socialista italiano, quello che in Europa non seguiva ma si faceva seguire nelle idee e nei contenuti, quello che non credeva che soltanto esserci abbia un senso. Quello della lotta partigiana, della Costituente, delle scissioni, del Presidente Pertini, del Concordato, dei ministri, del Presidente del Consiglio, di Sigonella, dei grandi errori, di tangentopoli e della distruzione del 1992.
    Noi, per continuare ad essere socialisti abbiamo bisogno di un futuro. Vogliamo un partito socialista vero, intraprendente, a 360 gradi e non arroccato solo su pochi temi e pure di nicchia. Un partito memore degli errori del passato ma anche orgogliosamente fiero delle grandi innovazioni apportate.

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  • Il signor Labouratorio qui, è un po’ situazionista

    Il cammino dell’ uomo timorato è minacciato dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi.
    Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è il pastore di suo fratello ed il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia ricadrà con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che proveranno ad ammorbare e distrugger ei i miei fratelli.
    E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te..
    Ezechiele 25:17

     

     

    PulpoSì, lo so che questa citazione è la più inutile per aprire il numero Zero di un settimanale online che si occuperà di politica, attualità, economia, società etc … Non ha molto senso neppure il fatto che si tratti di un passo della Bibbia, in fondo un comun denominatore dei redattori di questo magazine online non è solo quello di essere giovani, ma anche quello di essere tendenzialmente laici.Giovani, laici, labouranti e libertari. Il titolo della rivista, Labouratorio, già dice molto. Ci piace però sottolineare più il riferimento al “laboratorio”, che non quello al “labour”. Laboratorio per “sperimentazioni alchemiche” di quella sinistra moderna e liberale che oggi più che mai manca al nostro paese. Ci piace pensare che questo possa diventare luogo di dibattito e confronto fra le ragioni, spesso comuni, che animano il fare ed il pensare politico di molti di noi. Socialisti, radicali, repubblicani, liberi liberali e magari anche piddiini (sostenitori del Partito Democratico), oltre le appartenenze di schieramento e senza dimenticare che alcuni di noi, di appartenenze politiche o partitiche, non ne hanno alcuna.

    Tuttavia, quell’apparentemente inutile citazione, ha un sapore squisitamente situazionista e questa cosa ci piace assai. Sì, siamo un po’ situazionisti. Cosa significa?

    Magari significa che voi siete gli uomini malvagi e noi siamo gli uomini timorati; ed il signor Laboratorio, qui, lui è il pastore che protegge il nostro timorato sedere nella valle delle tenebre.
    O può voler dire che voi siete gli uomini timorati e noi siamo i pastori ed è il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo ci piacerebbe, ma questa cosa non è la verità.
    La verità è che voi dovete leggere Labouratorio e farlo leggere a tanti altri uomini timorati, mentre la tirannia degli uomini malvagi avrà cura di ignorarci o di boicottarci. Ma noi ci proveremo, ci proveremo con grande fatica a diventare sempre migliori.