[Tra Endorsement e Propaganda] Ciuffo for President

borntokill.jpgDi tutti gli errori e le castronerie che noi socialisti abbiamo fatto e stiamo tutt’ora facendo ce ne è uno che proprio non possiamo permetterci: morire prima di (ri)nascere. Siamo alla vigilia di elezioni che per molti versi decideranno il futuro assetto politico del paese e il ruolo che i Socialisti italiani rivestiranno. Dalle scelte che compiamo ora, dipendono in modo cruciale il nostro destino e la nostra sopravvivenza politica autonoma.Una prima importante scelta, purtroppo non liberamente determinata, è stata quella di correre da soli senza apparentamenti di nessun tipo.

Ancora non è invece stata formalizzata la seconda fondamentale scelta: il candidato premier del PS. E’ questa una decisione estremamente importante che definirà i termini dell’offerta politica che porteremo agli italiani, sarà il nostro biglietto da visita, il volto con cui rappresentare le nostre battaglie, quello col quale con un colpo d’occhio, 58 milioni di italiani identificheranno il nostro progetto politico. Una cosa è immediatamente lampante: non abbiamo, purtroppo o per fortuna, un leader universalmente riconosciuto in cui incarnare il Partito né al contempo possiamo vantare speranza alcuna che colui o colei che designeremo aspirante primo ministro diventi tale; dovremo dunque fare di necessità virtù e chiederci chi, e cosa, vogliamo rappresentare.

La domanda, a prima vista banale, nasconde più di un’insidia. Dovendo sintetizzare credo però che potremmo e dovremmo rappresentare un’istanza di rottura con gli attuali assetti di potere e di liberazione dai tanti lacci e laccioli che tengono questo paese incatenato alle sue contraddizioni. La rottura e l’istanza di liberazione la vogliamo coniugare con la stella polare della meritocrazia in tutti i campi dell’agire politico.

Ci permettiamo così di dare il nostro consiglio non richiesto: ottimo candidato a premier del Partito Socialista sarebbe Tommaso Ciuffoletti. Sappiamo questa essere una provocazione bella e buona, vuoi per la giovane età del candidato, vuoi per la sua inesperienza (ma nemmeno troppo!). Ci permettiamo tuttavia di rilevare che egli è perfettamente adatto agli scopi prefissi: se la rottura è garantita dal suo essere sconosciuto al grande pubblico, l’istanza di liberazione lo è dalla sua giovane età, e il nostro essere partito del merito prende immediatamente corpo nella figura del nostro editorialista di punta.

Chiaramente dovremo chiarire al paese il senso della provocazione, ma lo faremmo davanti all’opinione pubblica ben consapevoli che nessuna è la possibilità che la nostra proposta si faccia concreta. Ci permetteremmo tuttavia di ricordare umilmente agli italiani che questa buffonata delle elezioni anticipate ripropongono ulteriormente il film già visto di una classe dirigente incapace di dare uno sbocco alla crisi che essa stessa ha contribuito a creare che chiede agli elettori di scegliere chi si è dimostrato meno incapace. Insomma il re è nudo e noi lo mettiamo di fronte al Ciuffoletti, poi fate un po’ voi.

Dunque Tommaso Ciuffoletti può rappresentare in pieno la nostra battaglia. La proposta presenta anche altri vantaggi. Ci garantirebbe una visibilità immediata e spendibile in termini mediatici, la provocazione è forte e colpisce in pieno, altro che candidare una donna o un giovane quarantenne figlio di imprenditori…Immaginate anche solo per un attimo la puntata di Porta a Porta in cui al cospetto di Berlusconi, Veltroni e compagnia si presentasse un giovane sveglio e capace.

Tramuta, tra l’altro, la nostra debolezza, l’assenza di leader, in forza.

Può portare un gran numero di simpatie al partito, altrimenti alienate dai nostri leader in verità un po’ usurati.

E’ una battaglia che ridarebbe slancio ed entusiasmo al più sfiancato dei militanti, rendendo non più una chimera irraggiungibile la soglia del 4%.

Conviene tra l’altro a tutti i big del partito, che non si troverebbero nella scomoda posizione di doversi esporre al pubblico ludibrio. In definitiva la campagna Ciuffoletti presidente conviene a tutti tranne che al Ciuffoletti medesimo, della qual cosa, come è ovvio, ci frega molto relativamente…

Del resto non ci convincono altri, più quotati candidati. Nessuno è di rottura quanto lui, come nessuno ha la stessa capacità di dare volto al rinnovamento.

Anche in relazione alle capacità personali, il Ciuffoletti non ha nulla da invidiare ai vari papabili che sono stati proposti.

Se c’è un momento e una scelta su cui dare prova di tutti i buoni propositi e i solenni impegni presi in questi mesi, beh, questo momento e questa scelta sono arrivati, e Labouratorio non si tira indietro. Il candidato premier della sinistra che non c’è, moderna, liberale, socialista si chiama Tommaso Ciuffoletti.