Ho visto la gente della mia età entrare nel Partito Democratico…

partitodemocratico1.jpgQuesta volta nel mio articolo non ci saranno ne attacchi ne polemiche. Questa volta non ci saranno nomi di politici o avvenimenti rilevanti da cui trarre spunti di riflessioni.
Questa volta ho voluto capire il mondo dei giovani del partito democratico. Per farlo ho organizzato una chiacchierata con due amici storici di Formia. Amici con i quali sono cresciuto, abbiamo frequentato le stesse scuole, abbiamo giocato a pallone e soprattutto fatto insieme le primissime esperienze politiche.
Ci saranno solo le parole di questi due carissimi amici, Luca Magliozzi e Alessandro Carta che mi hanno raccontato il perché della loro adesione al Partito Democratico e le loro speranze. Certo non mancheranno provocazioni e frecciate.

Allora ragazzi iniziamo dal principio: quali le vostre prime esperienze politiche e quali le strade percorse che vi hanno portato ad aderire al partito democratico?

Luca: seriamente ho iniziato quando avevo quindici anni con l’esperienza di Avanguardia, poi l’ho proseguita al liceo dove per due anni sono stato rappresentante di istituto, poi durante l’ultimo anno di liceo abbiamo dato vita alla Sinistra Giovanile qui a Formia.

Io me ne andai da avanguardia perché persi l’elezione contro di te e perché offeso del fatto che Alessandro mi votò contro.

Alessandro: non mi ricordo neanche!!!

Luca: è stata una bella esperienza avanguardia.

Peccato che poi portammo a Formia gente come Diliberto e Violante.

Luca: massì e poi per me soprattutto è stata fondamentale l’esperienza. Cioè cimentarsi con la gestione di un gruppo di persone a 16 anni non è una cosa facile. Però in effetti anche se in pochi qualcosa l’abbiamo organizzata.

Questo Magliozzi parla un po’ come se fosse lui il leader naturale di questa SG formina. Non ti pare Alessandro?

Alessandro: beh è stato segretario per non so quanto tempo quindi…

Insomma fate militanza politica da quattro, cinque anni nella SG. Anzi togliamo l’ultimo anno che forse non si chiamava neanche più così. Ma come si chiamerà la prossima giovanile?

Luca: non si sa…il 15 marzo ci sono le primarie e tutti quelli che vogliono venire a votare…

Ma non è un po’ scandaloso fare delle primarie per un partito giovanile?

Alessandro: sono d’accordo, sono d’accordo perché mi sembra tanto una buffonata. Già è un problema riunire i giovani. Mi sembra tanto una copia dei grandi del PD. Li ha anche un senso secondo me perché quando si crea un partito dal nulla è l’unico modo questo.

Ma queste primarie non sono state anche un illusione per qualche elettore che magari credeva di andare a votare il prossimo candidato premier e non un segretario nazionale di partito?

Luca: quando si imbocca un cammino nuovo non tutte le cose devono essere per forza positive. In questo caso però credo che l’idea della primaria fosse l’unica strada percorribile.

La primaria è stato anche un modo da parte del PD di ostentare un certo tipo di partecipazione…

Luca: anche.

Ma le sezioni non sono poi così piene…

Luca: chi ha votato alle primarie del partito democratico non è che si è iscritto o è un militante, sono persone che hanno deciso di aderire idealmente ad un determinato progetto, dopodichè molti parteciperanno come militanti, altri come semplici iscritti…

Alessandro : era l’unico modo per allargare il cerchio e comunque creare un partito forte a livello nazionale che coinvolga più gente possibile e poi proporre il nome di Veltroni…era sottointeso che sarebbe stato il leader naturale della prossima coalizione di centro-sinistra.

Luca: e poi anche il dato numerico…significa che il progetto attira e anche il progetto di una nuova politica è un tema sentito.

Alessandro: molti dicono che poi Veltroni faccia del male a questo governo.

Io penso che se Veltroni fa del male a questo governo un po’ lo fa anche a se stesso, perché se il governo è prossimo a cadere, il centro-sinistra la vittoria rischia di non vederla neanche col binocolo. Almeno che Veltroni non abbia un paracadute gigantesco che in caso di sconfitta…

Luca : ma dall’inizio Fassino, Rutelli e lo stesso Prodi hanno detto che se il governo cade si va a nuove elezioni. Secondo me non c’è una corsa a scavalcare Prodi perché questo è un processo che anche lo stesso Prodi ha voluto. Per quanto riguarda la giovanile, qui c’è da trovare la sintesi tra un gruppo come la Sg che ha una sua struttura e una sua politica, un’ altra associazione giovanile che ha la sua struttura e la sua politica e soprattutto con molti giovani che fin ora non hanno mai partecipato ad attività di politica giovanile. Le primarie per la strutturazione della giovanile è anche un modo per contarsi e per capire una associazione giovanile realmente che forza ha.

Alessandro: ma secondo me la Sg non è in questo momento che deve imporsi, perché fino ad aggi per cause più importati al livello nazionale non è contato niente.

Luca: ma io intendevo dimostrare forza nei confronti delle altre associazioni giovanili.

Alessandro: ma la mia critica è che invece di contare sulle carte, sui numeri, bisognerebbe contare sulle questioni, sulle tematiche, sulle battaglie. Qui i leader della sinistra giovanile nazionale pensano più a mantenere la loro sedia che a fare politica. Perché poi con queste primarie ci sarà una spartizione…

Luca: nella Sg quando esci conti solo se hai i numeri, perché se non li hai se un nessuno e sei costretto a fermarti.

Alessandro : ma a me queste primarie mi sembrano tanto una stronzata.

Luca: ma alla fine è stata imposta da Veltroni e cerchiamo di prenderla come una esperienza. E poi c’è anche un discorso pratico perché qui si stanno unendo forze che non sono poi così omogenee…

Alessandro : vabbè ma basta parlare di primarie.

Ma io voglio capire: cosa vi ha convinto? O meglio, voi che una determinata impostazione, prettamente di sinistra, costretti a spostarvi su posizioni palesemente centriste per di più con un segretario che ha rinnegato totalmente la sua storia politica e peggio ancora personale, che si definisce un filo americano e forse filo svedese…

Alessandro : ma io invece non ho ancora capito qual è la posizione del Partito Socialista in italia

Luca: un Partito Socialista di destra non si è mai visto in nessun paese del mondo

Alessandro: il partito socialista negli altri paesi rappresenta la sinistra mentre in Italia da quello che vedo…

Beh adesso fatemi rispondere: dopo Craxi, credo che il socialismo sia stato applicato il maniera politicamente errata. C’è stato chi come De Michelis, Bobo Craxi e Stefania Craxi ha scelto di spostarsi a destra un po’ per soldi, ma soprattutto perché vedevano nei post-comunisti gli aguzzini e quindi i nemici a prescindere. Invece a sinistra Boselli sostiene di aver mantenuto il lumino del socialismo acceso, ma senza mai fare politica. Due comportamenti sbagliati a prescindere.

Alessandro: quello che ha fatto in Europa il socialismo, l’ha fatto in Italia il partito comunista.

Questa è una affermazione antistorica, faziosa e ignorante.

Luca: sicuramente hai toccato un tema che è un po’ un nervo scoperto, però va anche detto che voi prima con la rosa nel pugno e ora col partito socialista, di temi di sinistra specie in campo economico non è che ne avete toccati. Vi siete spinti verso un liberismo che quasi ricorda quello di Forza Italia.

Forse c’è chi si ingegna per rinnovarla un po’ questa sinistra che sono più di vent’anni che per colpa soprattutto dei post-comunisti è immobilizzata.

Alessandro: il dato di fatto è che se in Italia non c’è un partito forte in grado di fare riforme qui non si cambia.

Ma il pd con chi è intenzionato a fare le riforme?

Alessandro: deve avere l’ambizione di governare da solo.

E come? Credi sia in grado di avere la maggioranza assoluta da solo?suvvia

Alessandro: dipende dalla legge elettorale.

Luca : un governo di un solo partito non è necessario.

Alessandro: ma non si può più stare dietro a partiti piccoli. Nel 2008 c’è bisogno di un bipolarismo con due grandi partiti omogenei che se la contendono sui temi..

Vabbè vi vedo un po’ contrastanti, uno per il potere assoluto del Pd, l’altro per la concertazione anche se non ho ancora capito con chi.
Ma per non fossilizzarci su temi specifici due argomenti più ad ampio respiro: il rapporto con le altre forze politiche e il rapporto con le forze sindacali.

Luca: per me la politica deve essere invece quella della concertazione. Indicare l’obiettivo da raggiungere e per farlo discuterne con tutti i componenti della eventuale coalizione per capirne e approvarne le modalità di approccio al problema. Poi per quello che riguarda le posizioni, un partito strutturato e radicato nel territorio le posizioni politiche le recepisce dai partecipanti.

Alessandro (riferito a Luca): si però deve anche finire sta storia che uno deve sempre mediare da una parte o dall’altra. Quando c’erano i Ds per concertare con l’uno o con l’altro alla fine ci si è sempre appiattiti.

Luca: se il partito è forte e strutturato io non mi preoccupo.

Alessandro: e poi quando mi dicono svolta centrista io resto un po’ perplesso perché gente che per anni ha militato nel Pci dubito che abbia accettato posizioni centriste a prescindere. Poi voi socialisti state sempre girati con la testa dall’altra parte. Poi io leggevo laboratorio e certi commenti positivi su Craxi proprio non si potevano sentire.

Luca : noi dovremmo essere incazzatissimi con Craxi e tutta quella classe dirigente perché se non si arriva a fine mese è colpa di quella classe dirigente. E poi si parla tanto male di questo governo ma intanto questi stanno risanando il paese, e se prima non si risana il paese di diritti proprio non possiamo parlare.

Alla fine non mi rispondete mai fino in fondo. Sempre coi socialisti ve la prendete. Quasi fossimo noi la causa dei vostri guai, o delle vostre indecisioni.

Alessandro: ma chiudete sta storia di Craxi e venite tutti nel Pd.

Se mai dovessi impazzire e decidere di entrare nel Pd lo faccio da solo e non portato da un partito.

Luca: per tornare a parlare di cose serie, Veltroni sarà un grande premier. Come dirigente e segretario di partito sono perplesso, ma come amministratore non ho alcun dubbio.

Comunque qualche socialista o pseudotale ve lo siete già preso.

Luca e Alessandro: chi?

Ottaviano Del Turco.

Alessandro: e io sono rimasto basito quando Angius è venuto da voi. Io ero un suo grande ammiratore e da lui proprio non me lo aspettavo.

Cosa ne pensate dell’argomento Beppe Grillo.

Luca: forse ne condivido l’analisi ma assolutamente non i metodi. C’è gente che dice le sue stesse cose senza prendere una lira. L’appartenenza ad un gruppo giovanile costa tempo e fatica e anche se non tutti potranno ambire a posti di potere rilevanti il partito democratico e proprio sui giovani che deve puntare sennò è un grande bluff. Io per esempio al congresso ho votato Mussi.

Te la facevi con Pataffio. Ma non ti metti vergogna?

Luca: io ho votato Mussi perché non mi piaceva il progetto come veniva portato avanti e sono uno che da quando ha 18anni che vota l’ulivo e non ho mai avuto il problema di dimostrare di essere più a sinistra di altri brandendo falce e martello.

Alessandro (riferito a Luca): mi sembra molto più incoerente dire “faccio parte del Pd ma ho votato mussi” perché qui a Formia eravate tutti contrari al Pd.

Luca: io ho votato Mussi non per cantare Bella Ciao ai congressi ma perché ritenevo che la sua proposta fosse la giusta risposta alle esigenze della gente.

Alessandro: io sono fiero di non aver votato Mussi.

E perché?

Alessandro: perché è davvero un coglione e lo sta dimostrando anche come ministro. Ma io ribadisco: io ero un fan di Angius e davvero non capisco cosa abbia fatto. Io però mi sono dato una spiegazione: dai Ds è stato fatto fuori insieme a Violante, solo che Violante è restato.

Luca: comunque che per quello che riguarda il nostro interno, nessuno può dire di essere convinto di quello che sta facendo. Qui si vive con la speranza.

Alessandro: e dopo questa io me ne vado a mangiare.

E dopo questa io me ne vado e basta.

Come avete visto non si tratta di un dibattito tra democratichini e socialista, ma semplicemente di domande conoscitive e risposte a riguardo. Mi sono astenuto il più possibile dal commentare e dall’esprimere pareri personali perché mi farebbe piacere che intorno a questa intervista e alle motivazioni dei miei amici si crei un dibattito dove ognuno venga a dire liberamente quello che pensa a riguardo.