Tag: socialisti

  • Romanticismo socialista…

    Ho amato la mia prima donna nel circolo socialista di Fosdinovo , avevo 5 anni, per questo sono socialista , lo devo confessare.
    Il nonno ogni domenica passava a prendermi per portarmi a messa ( giusto per prendere i sacramenti..) e una volta fatta una fugace presenza davanti al clero , ce ne andavamo di circolo in circolo, di bar in bar , io a mangiar gelati , il nonno a giocare a carte. Nei circoli socialisti non mancavano mai tre cose : le bestemmie , il vino talmente rosso da essere nero come il sangue di un bue e il calendario con le donnine nude offerto dal meccanico del paese.
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  • “Eccovi il risultato del voto utile”: Il senso di una protesta.

    di Tommaso Ciuffoletti e Fabio Cruciani

    PS: PROTESTA CONTRO ‘VOTO UTILE’, OSCURATI DUE SITI SOCIALISTI
    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – ‘Eccovi il risultato del voto utile’. Con queste parole due siti di area socialista, www.perlarosanelpugno.it e www.labouratorio.it, oscureranno i propri spazi web, a partire da stanotte, per ‘protestare contro la logica antidemocratica e liberticida del voto utile’.
    ‘La legge elettorale e’ gia’ sufficientemente ‘suina’ senza aver bisogno di ulteriori inviti a tradire il senso del voto, che dovrebbe essere innanzitutto l’espressione di una libera volonta’ del cittadino’, cosi’ commentano i due responsabili dei siti oscurati, Tommaso Ciuffoletti e Fabio Cruciani.
    ‘La protesta – aggiungono – proseguira’ a tempo indeterminato e potrebbe coinvolgere altri siti d’area, e non solo’.(ANSA).

    Con questa agenzia abbiamo cercato di dare notizia delle ragioni di una protesta che ha colto alla sprovvista molti amici e compagni. Abbiamo messo in atto la nostra protesta senza preavviso, come si confà alla già dichiarata “guerriglia da web e da strada” ( http://www.labouratorio.it/2008/02/18/10-labouratorio-antimilitarista-ma-pronto-a-combattere/ ).
    Inutile dire che ci sono state reazioni contrastanti, da chi ci dava di bambini viziati a chi esaltava il nostro genio.
    Noi abbiamo semplicemente voluto dare una dimostrazione pratica di quale sia la più diretta conseguenza della logica perversa ed antidemocratica del “voto utile”. Evidentemente una dimostrazione shocking, ottenuta al prezzo di oscurare i nostri siti per un’intera giornata.
    Adesso la protesta non viene sospesa, ma prosegue in maniera diversa. Non un oscuramento totale, ma la sostituzione della home-page dei siti con il messaggio, “Eccovi il risultato del voto utile …”, che rimane come schermata iniziale, attraverso la quale è però possibile accedere ai contenuti di www.perlarosanelpugno.it e di www.labouratorio.it .
    Una protesta “light”, che però continua, mantenendo salde le proprie ragioni.

  • AdDio partiti laici

    articolo di Luca Bagatin

    Addio partiti laici

    Con l’avvento della Seconda Repubblica abbiamo assistito alla pressoché totale scomparsa dei laici dal panorama politico italiano. Dal 25 % al 2 o 3 %.
    La caduta della Prima Repubblica per mezzo della “falsa rivoluzione giudiziaria” che consegnò alla “giustizia” i principali esponenti dei partiti democratici e liberali che aveveno governato l’Italia dal 1948 ha, di fatto, portando al governo populisti, macchiette e incompententi del calibro di Silvio Berlusconi, Umberto Bossi, Romano Prodi, Massimo D’Alema, Pecoraro Scanio & Co(mpagnia rossa). Ovvero, in soldoni, ha portato al dissesto economico, finanziario e civile di questi ultimi 15 anni.

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  • [Interviste]Qualche domanda ad Alessio Falconio

    Alessio Falconio, mio compagno di classe nei lunghi anni del liceo e amico sincero, è corrispondente dalla Camera dei deputati di Radio Radicale, autore di inchieste e appassionato rappresentante del mondo radicale.

    D. Secondo te i Radicali, che da anni si battono per la riforma anglosassone della politica italiana, diverranno, in un futuro anche lontano, una componente del Partito democratico o continueranno a svolgere dall’esterno un’azione di pungolo? So che è una domanda difficile, ma proviamoci…

    R. Credo che l’operazione tentata con le nove candidature sia proprio quella di innestare il Pd con quella tradizione liberale, cioè radicale. Questo malgrado la modestia dei personaggi messi alla guida del Pd. Si pensi, per dirne una, al modo in cui Franceschini, Bindi e Fioroni hanno pensato solo a candidare i loro portaborse, dopo aver lucrato qualche posto in più per le rispettive cordate proprio in virtù della presenza radicale e della necessità di dar maggior visibilità ai sedicenti cattolici. Per non parlare di un personaggio come Goffredo Bettini piuttosto che di Veltroni stesso. La cifra di questo ceto dirigente è la mediocrità, in modo impressionante.

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  • [Socialists-3]Back to the future

    Stamattina mi sono svegliato di buon’ora (come al solito) e mi sono preso un’altra mezz’oretta per decidere. Alla fine, mi son messo in macchina e sono andato. All’Hotel Ramada a Napoli si apriva la campagna elettorale campana del Partito Socialista ed era previsto l’intervento di Enrico Boselli, segretario del partito e candidato premier.

    Embhe? dove sta la notizia? Per voi, nessuna novità, ma per il sottoscritto è una grande novità. E’ un ritorno al futuro, back to the future, come la famosa trilogia di Robert Zemeckis iniziata negli anni ottanta, gli anni in cui ho conosciuto mia moglie, il mondo del lavoro e il partito socialista italiano.

    No, non ero un ‘rampante’ e, per dirla tutta, i paninari mi facevano schifo e quando per lavoro mi sono trovato a Milano per qualche anno, emigrato senza essere emigrante, non vedevo più una città da bere e avevo già deciso di lasciare il PSI.

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  • Un PS d’azione sotto la RAI in via Teulada

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    “Ore 18, a Roma, in via Teulada, protesta contro l’esclusione dei socialisti dai programmi RAI. Saranno presenti tutti i parlamentari.” Non è un film, ma così diceva testualmente il messaggio che ho ricevuto poco prima della manifestazione sul mio cellulare. “Il Ps si ribella in Via Teulada a Roma”, ho pensato subito e, come per magia, il cuore, la mente e il corpo hanno viaggiato sulla stessa lunghezza d’onda: Esserci per Esistere. Sembra il motto dell’offensiva dei partigiani del Partito d’Azione o della Brigata Matteotti nel periodo della Resistenza, ma non andiamo molto lontano dalla realtà. In gioco c’erano non solo le idee,i valori e l’esperienza di un partito italiano al 100% dal 1892, ma anche una pluralità d’informazione che rischia, ancora oggi, di essere calpestata. (more…)

  • [Deviando] Paroxetina Rosapugnante

    Articolo di Lorenzo Perferi

    Paroxetina rosapugnante

    Una “sorta” di nostalgia, una “certa” mancanza, un vuoto allo stomaco…. Un vuoto politico.
    Un sentimento strano ha avvolto il limbo politico dei socialisti liberali in Italia dopo la scomparsa della Rosa nel Pugno.

    Una rabbia inconsueta, una mancanza inspiegabile, un senso di necessità primaria.
    Ed è così per circa un anno una schiera di “malinconici” ha cominciato ad allontanarsi dalla politica, sulla forza della sua spinta centripeta, convinta che non avrebbe mai più messo piede all’interno di un seggio elettorale.
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  • Le cose che (non) abbiamo in comune

    Le cose che (non) abbiamo in comune


    “Corriamo da soli”,nessun simbolo accanto al nostro.
    Come il mai citato e non citabile nemico, o avversario – dato che questa sarà la campagna del volemose bene – a rimangiarsi le parole ci vuole un nonnulla. Ecco dunque che il simboletto del Pd non sarà solo sulla scheda elettorale, ma avrà accanto un gabbiano, con le manette sotto l’ala chissà.

    Una scheda elettorale, questo è vero, molto diversa da quella passata. Un lenzuolo disse allora Prodi, una pergamena, mi verrebbe da dire oggi. I simboli, orfani dello spazio per i nomi, saranno impilati, uno sotto all’altro, nessuna ammucchiata, pochissime accoppiate. Forse proprio la sola, tranne al Nord, sarà l’uno-due Walter-Totò. E suona più da duo comico di sketch d’antan, che un tandem politico. Il taumaturgico nuovo che avanza che si lega non a un partito, ma ad un uomo.
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  • [Urgenze] Una voce Laica, Liberale e Libertaria

    Articolo di Luca Bagatin

    Ci manca una voce Liberale, radicale, Libertaria, Liberalsocialista

    Mancano neanche una sessantina di giorni alla chiusura della campagna elettorale e quindi alla data delle elezioni politiche e, guarda un po’, non notiamo pressoché alcuna novità rilevante quanto a personale politico e a schieramenti contendenti salvo, forse, una certa semplificazione-camuffamento che vede “contrapporsi” (parola forse un po’ grossa) i Popolari delle Libertà Vaticane e i Democratici de Noantri in salsa prodiana.
    La qual cosa ci lascia davvero perplessi, ma, tant’è.
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