Author: Matteo Pugliese

  • Barack e Tony, una speranza

    Barack Obama e Tony Blair

    Il Trattato di Lisbona ha istituito una nuova figura istituzionale: il Presidente del Consiglio dell’Unione Europea. Potenziato nei poteri in politica estera e rappresentanza.
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  • [Papa a La Sapienza] L’astuzia dello staff papalino

    Papone

    Giovedì 17 gennaio è avvenuta l’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università La Sapienza di Roma.
    Tre mesi prima il rettore ed il senato accademico decidevano di invitare il papa perché pronunciasse una lectio magistralis. Il papa accetta. Un mese fa decidono, coscienti della gaffe, che forse è meglio un intervento semplice. Il papa accetta. Nel frattempo il professor Marcello Cini viene a sapere che è previsto l’intervento di inaugurazione del papa: decide di scrivere una lettera al rettore in cui manifesta il suo dissenso (invito tutti a leggerla prima di commentare). Poi 67 docenti della Sapienza, il cui nucleo è nella facoltà di Fisica, inviano un comunicato al rettore affermando che condividono la lettera del prof. Cini.

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  • La medicina migliore: Labouratorio

    labmedicina.jpgUn prodigioso farmaco continua a meravigliare e a dimostrare successo in rete ma non solo. Mentre ansiosi attendiamo l’avviso per la vincita del Pulitzer, del Nobel e anche dell’Oscar (così..!) vi introduciamo ad un nuovo entusiasmante labour-number di cui andiamo fieri.

    Guardate, lo voglio dire pacatamente, serenamente: Labouratorio, un magazine nuovo, ma anche antico, non di certo vecchio, una rivista online, ma anche, volendo, su carta, una redazione di giovani appassionati, ma anche letteralmente folli. Insomma, (direbbe qualcuno) non si pensi che non vogliamo un pungolo, uno stimolo fresco, sincero, appassionato ed ideale per la Costituente che non costituisce, ma anche.. no.

    In ogni caso, eccoci qui, un po’ situazionisti, giunti al N. 4 di Labouratorio. Molti si chiedono stupiti: come è possibile? Quale forza trascendentale permise ciò? La risposta è scontata, almeno mi pare.. perché Labouratorio è passione e la passione è il Tanfani, se ne deduce che il Tanfani è Labouratorio.. cioè.. vabè, insomma.. ci siamo capiti.

    Teoremi a parte, è proprio la passione di tanti la motivazione per cui questo magazine online è BRILLANTEMENTE giunto al N. 4, pronto ad altri 100 numeri altrettanto stimolanti. Anche con le feste, un po’ più tondi e allegri, non ci siamo mai fermati. Crediamo nella costruzione di una sinistra che non c’è: moderna, liberale, socialista, radicale, laica, ecologista, anticlericale, nonviolenta, democratica, europeista, progressista, libertaria… (lo portano via)

    Labouratorio ® Ultra-stimolante intellettuale, e non solo.

    COMPOSIZIONE: Principio attivo: situazionismo. Eccipienti: un pugno di giovani matti, forse un poco illusi ma tanto idealisti, liberalsocialismo, radicalismo.

    INDICAZIONI TERAPEUTICHE: Trattamento sintomatico di inerzia, immobilismo, affezione da inciucio, ministerialismo, antani.

    TENERE IL PRODOTTO FUORI DALLA PORTATA DI ALTI COSTITUENTI, RICOSTITUENTI E TRICOSTITUENTI

    Se il sintomo persiste consultare la voce “espatrio”.

  • Partito Socialista; piccoli ma decisivi passi per non soffocare nei propri limiti

    boselli.jpgE’ innegabile che la Costituente sia stata fondata dai partiti che si rifanno alla tradizione socialista della Prima Repubblica e del PSI in particolare. Ma se l’operazione consiste nel rimettere insieme alcuni cocci della vecchia diaspora fallirà miseramente. Queste sono parole che si sentono spesso, forse troppo, tra i compagni in questi mesi, ma ci tengo a ribadirle e a mostrarne il vero senso.

    E’ chiaro che questo soggetto si rifà al socialismo: quale socialismo? Quello democratico e liberale, che nulla ha a che fare con il marxismo. E’ indubbio che le radici risalgono prevalentemente da quello che fu il PSI e che il riferimento è quello del socialismo europeo, ma il soggetto non deve apparire la rifondazione del PSI. La motivazione è molto semplice: il PSI è ancora visto negativamente da gran parte della gente in seguito a Tangentopoli, seppur abbia apportato dei contributi fondamentali alla storia del Paese. L’elettorato del PSI si è spostato prevalentemente su Forza Italia e non penso che riusciremo a schiodarlo proprio ora appellandoci al socialismo europeo. Non possiamo certo fare affidamento al piccolo elettorato socialista rimasto nei numerosi contenitori della diaspora. Non è sufficiente. (more…)

  • La politica delle ideologie e quella dei volti

    Articolo di Matteo Pugliese

    La scena più frequente nelle elezioni americane è un palco, un presentatore stile talk-show, una decina di candidati. Tutti di due soli partiti. Ma non è questo che conta. Conta piuttosto se sono bianchi o neri, se anglicani o mormoni, se abortisti o meno. Vengono giudicati dagli elettori dal colore della cravatta, dalla capacità di sorridere o di fare una battuta spiritosa o strappalacrime. Questa è la politica negli USA. Per chi ha il coraggio di chiamarla politica.

    Negli Stati Uniti per un candidato l’appartenenza ad una religione ha raggiunto un’importanza davvero elevata. Dichiararsi non credenti equivale al fallimento politico. Nel paese dove il creazionismo è insegnato e le sette integraliste di ogni tipo sono importanti lobby a nessuno dispiace l’appoggio di qualche predicatore televisivo come per il candidato Giuliani. La popolazione americana ha delle caratteristiche di soddisfazione politica molto infantili, ciò è collegabile alla giovane età di questo popolo nonché ad una cultura nazionale evanescente, basata, appunto, quasi totalmente sulla tradizione religiosa che gli avi hanno portato dai paesi di origine. Gli Americani vi si attaccano in modo particolare essendo uno dei pochi riferimenti culturali di cui dispongono, qui si spiega la tendenza al frequente integralismo.

    Luigi Barzini su “l’Europeo” n. 14 del ’63 affermava riferendosi alla popolazione italiana di quegli anni: “molti elettori italiani hanno idee politiche rozze, primitive, in gran parte infantili: essi votano per lo più spinti da odi, risentimenti, nostalgie sentimentali, cause occasionali, speranze irragionevoli o paure. […] Le donne votano spinte da motivi profondi, nobili, irrazionali, motivi legati alla loro vita sentimentale e religiosa. Vi sono circa cinque voti femminili per due maschili tra i voti della DC. […] L’elettorato preferisce i partiti di massa che promettono impossibili paradisi terrestri e rivoluzioni che trasformino ogni cosa dalle fondamenta a partiti più seri che vogliono risolvere realisticamente i problemi con i mezzi a disposizione…”. Ritengo questo spaccato molto attuale per rappresentare la realtà americana. Il cardine della politica di questo paese è la mancanza di ideologie di riferimento: tutto si basa sulle opinioni personali dei candidati sui singoli temi. Ci viene presentato un bipartitismo chiuso. Che non garantisce affatto “un’alternanza per l’alternativa” ma permette un inciucio tra le parti che si passano il testimone lasciando sostanzialmente ogni cosa invariata.

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