Author: Lidano Lucidi

  • Immagini – Dal globo a casa nostra

    immagini.jpg

    Avevo passato più di un’ora davanti al computer cercando di scrivere un pezzo per il mio amato Labouratorio. Non sapevo da dove cominciare, o meglio non sapevo proprio di cosa parlare. Non è che gli argomenti mancassero, anzi: abbiamo avuto il Boselli furioso, le mirabolanti promessi elettorali, le primarie americane, le varie stragi in giro per il mondo, insomma tanto di cui parlare o sparlare. Però il nulla più totale. Pensavo a qualche pezzo passato, qualche argomento anche frivolo che potesse stuzzicare la mai fantasia. Niente il vuoto, fino a quando non mi viene la brillante (?) idea di sfruttare fino in fondo la nuova tecnologia e non esprimere il mio pensiero, o rabbia, non con le parole, ma con le immagini.
    Mi è venuta in mente un’iniziativa che a Natale 2006 facemmo nel mio amato paese: uno spettacolo teatrale di beneficenza ispirato alla Roma di Pasolini. La raccolta fondi la destinammo a un’associazione che si occupa di adozioni a distanza e di costruire scuole in India. Parlai molto con la Presidente, mi spiegò la vita in India, mi spiegò la povertà di Calcutta, l’incontro con Madre Teresa, mi spiegò la fame. Rimasi colpito dalla descrizione dei suoi viaggi, ma rimasi colpito ancora di più dall’immagini. In onore anche della mia tesi di terza media che verteva proprio sulla fame del mondo, non voglio scrivere nulla, solo pubblicare qualche immagine che possa far riflettere sul fatto che il mondo non è racchiuso in uno stivale, e quando si parla di globalizzazione occorre riflettere anche sui problemi del globo, non solo sui problemi di casa nostra.
    Vi lascio due link su youtube e qualche immagine

    http://it.youtube.com/watch?v=1CxhP4cV7v0
    http://it.youtube.com/watch?v=hTN9sYT-xR0

  • Politica e conflitto d’interessi

    scimmiette.jpg

    Una grande rivoluzione politica sarebbe quella che a fare politica ci pensassero i politici. L’Italia è il paese dei conflitti d’interesse, dove posizioni di rendita si scontrano con i bisogni dei cittadini. L’esigenza di una singola categoria spesso non coincide con l’esigenza collettiva, però essendo la singola esigenza organizzata e compatta riesce ad influenzare il legislatore.
    (more…)

  • L’Italia e i suoi fardelli economici. Alcuni spunti programmatici

    economique.jpg

    Per gettare solide basi per una crescita economica seria e duratura è corretto soffermarci sul principio ispiratore dell’azione riformatrice.
    L’Italia soffre di un’eccessiva pressione fiscale, di un debito pubblico enorme, di una spesa pubblica troppo spesso inefficiente e non in grado di tutelare le fasce più deboli della popolazione. La spesa pubblica deve essere sia tagliata nelle sue mutevoli e numerose inefficienze, ma anche reimpostata per essere veramente da supporto ai meno abbienti. La scuola, l’università, la sanità, la ricerca scientifica, la sicurezza sono temi fondamentali che abbisognano non solo di ingenti fondi ma anche di una più oculata gestione delle risorse finanziarie.

    La migliore gestione della spesa pubblica è di vitale importanza anche per il fatto che sull’economia italiana grava come un macigno un enorme debito pubblico che tarpa le ali a qualsiasi spinta economica. Da ogni statistica che mette a confronto la crescita italiana con quella internazionale, in primis europea, risulta palese come i nostri tassi di crescita siano costantemente inferiori. L’ultimo dato ci vede come fanalino di coda della crescita europea. Secondo l’ultime stime della Commissione europea il Pil italiano nel 2008 crescerà soltanto dello 0,7%. Rispetto a quanto previsto in autunno si tratta di un taglio secco del 50%, ben più della discesa dell’area euro, anche perché nel quarto trimestre 2007 l’Italia dovrebbe segnare il passo con crescita pari allo zero o anche inferiore (-0,2%). L’inflazione aumenterà del 2,7% (stima precedente 2%). Meno crescita e più inflazione è questo il quadro italiano. Risultano quindi ridicole tutte queste promesse elettorali di tagli alle tasse e investimenti in opere pubbliche. Ma dove li prendiamo i soldi? Se non è chiaro l’Italia è ultima rispetto a tutti i grandi: (Germania: +1,6% il Pil e +2,3% l’inflazione: Francia +1,7% il Pil e +2,4% l’inflazione; Spagna +2,7% il Pil e +3,7% l’inflazione)
    (more…)

  • L’Italia, il PS e il fattore Paura

    Questa estate mi ha colpito molto un articolo di Giuliano da Empoli: “I moderati messi in fuga non da Caruso, ma dalle tasse”. Ho trovato l’articolo egregio nella sintesi dei dilemmi dei riformisti, in quanto veniva messo in risalto il fattore paura come elemento aggregativo per inerzia.

    Condivido l’idea che il fattore paura è la discriminante decisiva per vincere l’elezioni in Italia. Alla base di questo concetto c’è l’assunto secondo il quale si prendono voti non in base alle proprie idee, ma perché il mio oppositore farà molti più danni di me una volta al Governo. Data la società italiana è la migliore strategia cui ricorrere, visto anche il bassissimo tasso di partecipazione dentro i partiti. In una società che ha una percezione della politica non proprio lusinghiera, è molto facile che una politica concentrata contro l’avversario risulti alla fine quella vincente. Bastano due o tre slogan ad effetto ed il gioco è fatto. Perché perdere tempo ad elaborare progetti, basta accusare l’avversario di ogni male che per inerzia aumentano le mie quotazioni. Ma l’Italia ha bisogno di questo?
    (more…)

  • Per un Partito Socialista con cuore, cervello e palle!

    I primi mesi del 2008 saranno cruciali per la politica italiana. Forse, e non credo di spararla grossa, i più importanti negli ultimi anni. Referendum, nuova legge elettorale, crisi economica nazionale e internazionale, crisi delle borse, perdita del potere d’acquisto delle famiglie, sono aspetti singolarmente importantissimi, una montagna nel complesso. Di fronte a un’ipotetica rivoluzione copernicana cosa dovrebbe fare il Partito Socialista?
    Per dare una risposta alla domanda precedente, il PS dovrebbe rispondere ad un’altra domanda: quali sono le sue ambizioni? Delle due l’una: il far fruttare al meglio rendite di posizione presenti, passate e future, oppure costruire un partito anatomicamente composto da tre organi: cuore, cervello e palle.
    Se il PS dovesse scegliere la prima risposta, essendo poco propenso alla tutela delle rendite in tutte le sfumature possibili, potrei suggerire non di fare qualcosa, bensì di non fare qualcosa. Il qualcosa da non fare assolutamente è costituirsi come Partito Socialista. Chiamatelo Partito rosso, giallo, blu o il colore che più vi aggrada, ma non chiamatelo socialista.
    (more…)

  • La parabola del buon Walter

    Personaggio principale: il Maestro alias Walter Veltroni. Nacque in un lontanissimo paese siberiano, figlio di una famiglia poverissima. Riuscì a sopravvivere ai lunghissimi e gelidi inverni russi, grazie alla sua capacità di adattamento e alla tessera del Partito Comunista. Mangiava bambini, odiava la proprietà privata e i cugini socialisti.

    Un giorno nella lontana terra italica, il Maestro della stirpe democratica, incontrò un socialista in preda al panico. Lo guardò dritto negli occhi e scorse il grande tormento di questo poveretto. Non ce la faceva più a pagare il mutuo prima casa e la banca Monte dei Pascoli Democratici voleva la sua abitazione.
    Piangeva disperato: “Dove andranno a dormire i miei figli?” diceva con fare disperato.
    Il Maestro prese la sua mano e disse: “Tu troverai posto nella grande casa del popolo democrat.”
    Il povero socialista si inginocchiò e lo ringraziò. Si mise al polso un Rolex gentilmente regalato dal Maestro e lo seguì nel predicare.
    (more…)