[Sondaggiùn] EconomicaMenti

EconomicaMenti

“Senza esasperare quella forma di determinismo, che porterebbe gli attori dell’economia a possedere, almeno tendenzialmente, il “vero” (non si dimentichi che si è detto che gli economisti ne fanno prevalentemente un uso “strumentale”), si può sostenere che gli stimoli oggettivi provenienti dalle situazioni che si determinano nel sistema economico, pur non necessari per produrre dei buoni economisti, sono però necessari per sedimentare nella conoscenza collettiva esperienze che diventano patrimonio della cultura (in senso antropologico) degli agenti di generazioni successive”.

Paolo Onofri nel saggio “La cultura economica” (contenuto nel bel libro curato da Saverio Vertone “La cultura degli italiani” – Il Mulino, Bologna, 1994), ci offre queste precise parole che utilizziamo per presentarvi la nuova puntata del Sondaggiùn, dedicato questa volta alle EconomicaMenti.
Economisti, si dice generalmente, pensatori della “amministrazione della casa”. Più semplicemente dei signori che cercano formule e teorie per interpretare, classificare e possibilmente prevedere l’intrinseca illogicità delle azioni prodotte dai loro simili.

Che ci riescano o meno non c’interessa. A noi interessano che riescano a convincervi delle loro ragioni … e che voi siate convinti che loro possano essere considerati, o meno, intellettuali.

Pietro Ichino _ Sì, lo sappiamo, lui è un giuslavorista. Ma intellettuale lo è di sicuro, ne sono convinti anche i neobrigatisti che lo costringono a girare sotto scorta.
Oggi da “sinistra” gli danno contro, non solo i tardoBR, ma anche quelli che lo considerano semplicemente un pericoloso eretico (“parretico”?). Da dirigente sindacale della Fiom-Cgil ad autore di libri come “A che cosa serve il sindacato?”. E’ talmente convinto delle ragioni della divulgazione da aver contribuito alla fondazione del celebre sito LaVoce.info, oltre ad essere coraggioso editorialista del Corriere della Sera. Dicono che in questi tempi frequenti il loft per aiutare Morando a scrivere il programma del PD. Noi speriamo che non annacquino troppo il suo lavoro.

Fiorella Kostoris _ Intanto una donna! E che donna! Rinuncia non ad uno, ma a ben due cognomi, Padoa e Schioppa, da quando Tommaso ha scoperto gli Spinelli. Si tiene quindi il suo, che indica le origini greche di famiglia ebrea.
Docente universitaria di caratura internazionale. Divulgatrice anche oltre le aule accademiche con le sue lezioni di Lessico dell’Economia su Radio Radicale e per un periodo anche sul Riformista.
Noi lo diciamo senza timori, ci sta anche molto simpatica, pur se crediamo che come professoressa sia piuttosto “cazzuta”.

Alberto Alesina _ Il più liberista del gruppo? Non lo sapremmo dire, sappiamo però che insieme al professor Giavazzi ci ‘insegna che il liberismo è di sinistra.
Inoltre è relativamente giovane, essendo appena cinquantunenne. Poi è più che ottimamente considerato all’estero, essendo stato descritto una ventina d’anni fa dall’Economist come uno degli otto migliori economisti con meno di quarant’anni in odore di Nobel. Inoltre è dedito alle provocazioni, ricordiamo anche quella di una “gender based taxation”, in un articolo in cui proponeva di tassare le donne in modo minore rispetto agli uomini. Aggiungeteci che nella vita fa l’editorialista del Sole 24 ore, ha diretto il dipartimento di economia di una certa Harvard … e capirete perché noi siamo propensi a concedergli la nostra patente di intellettuale.

Giuliano Cazzola _ Se la gioca con Ichino sul lavoro. Fu, è, socialista .. e questo dimostra che sinistra c’era chi non avrebbe avuto bisogno di disfarsi d’identità alcuna per dire “we can”.
Insegna a Bologna, scrive libri ed articoli su quotidiani e riviste e combatte anche importanti battaglie di rilievo politico. Con lui siamo di parte e siamo costretti a fermarci qui. Per noi è un intellettuale, punto.

Tito Boeri _
Contro i giovani dalla Bocconi. Anche lui tra i fondatori del LaVoce.info, anche lui avvistato ripetutamente in zona democrat. Lo danno ad un prossimo ministero … considerata la non brillante esperienza del suo predecessore lo sconsiglieremmo in tal senso. Nel frattempo vediamo come se la cava col Sondaggiùn.

Enrico Cisnetto _ Giornalista economico preciso e ficcante e intellettuale a tutto tondo. Non solo perché è una buona forchetta, ma perché interviene con grande puntualità su una gran serie di temi dell’attualità, a partire da quella politica. Fiero avversario del bipolarismo bastardo della Seconda Repubblica, che lui chiama il secondo tempo della Prima, mentre invoca l’arrivo della Terza attraverso un’Assemblea Costituente. Proprio terza Repubblica è il nome del quotidiano online della sua associazione Società Aperta.
Anche con lui rischiamo di essere di parte. In attesa che c’inviti a CortinaIncontra gli facciamo in bocca al lupo per il Sondaggiùn.

Mario Draghi _ Studiava con Caffè. Io non ho fatto in tempo a seguire i suoi corsi alla Cesare Alfieri solo perché il ragazzo si divertiva a fare l’enfant prodige ed era già andato a mietere successi internazionali altrove. Tanto che a nemmeno 50 anni l’hanno fatto governatore della Banca d’Italia. Non è un intellettuale dite? Per noi è semplicemente una delle poche speranze per questo paese. Crediamo possa bastare.

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Grazie per l’aiuto ad Andrea Pisauro!