Tag: governo

  • Paradossi – Veltroni e il voto utile

    di Nicola Carnovale

    Pochi giorni e sapremo. Sapremo chi vincerà, con quale margine e soprattutto se quell’agognato premio di maggioranza su base regionale per l’elezione del nuovo Senato della Repubblica darà o meno in quel ramo del parlamento una maggioranza adeguatamente ampia o sufficiente per iniziare sin da subito senza scuse e batticuore alcuno, un’azione di governo forte ed incisiva. Per ora dobbiamo accontentarci nell’assistere all’ultimo atto di questa campagna elettorale, che se per un verso come detto unanimemente dagli osservatori-spettatori, di parte o meno, non ha regalato grandi emozioni, ha altresì avuto un grande ed instancabile liet motiv che ha interessato tutti, nessuno escluso: quello dell’ utilità. Tutto ciò che riguarda quel mondo politico percepito come casta, lontano dai cittadini e dai problemi del paese, improvvisamente è diventato utile. Partiti utili, candidati utili, coalizioni utili che sono diventati inutili, province inutili che per l’occasione elettorale diventano utili, e chi più ne ha più ne metta. Ma il primo posto nel hit parade la merita la trovata del voto utile.
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  • Prodi ha combattuto ed è caduto: ora cada la testa del pavido Boselli

    Romano

    Con la caduta del Governo Prodi è finita quell’esile ed instabile maggioranza di Centrosinistra denominata Unione. La Costituente Socialista si trova spiazzata rispetto ad uno scenario che precipita verso le elezioni anticipate. La prospettiva più probabile è quella del voto che si terrebbe con l’attuale legge elettorale. Appare infatti altamente improbabile convincere Berlusconi ad accettare una soluzione che rimandi un vittorioso ritorno a Palazzo Chigi. Nel Centrosinistra dovrebbe essere fatta una profonda autocritica, ma pare che prevarrà, ancora una volta, la chiamata alle armi per fare fronte comune contro il redi-vivo berlusconismo. Verrebbe da dire che chi è causa del suo male può solo rimproverare se stesso.

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  • The bitter end

    corna

    Per non rischiare di prendermi troppo sul serio e di conseguenza per non farmi prendere troppo sul serio ho deciso di scrivere questo articolo sotto l’effetto di una sbornia da sabato sera.
    Eppure gli ultimi eventi imporrebbero una certa serietà vista la complicata e assolutamente instabile situazione politico-sociale che si è venuta a creare.

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  • Sogno un premier svedese che governi per 5 anni ed insegni a farlo…

    E’ caduto il governo Prodi. In Italia di fronte ai momenti di crisi magicamente scompare quella che è l’essenza del governare: l’assunzione responsabilità. Lo si vede a Napoli, dove chi pretende il magistero morale sulle coscienze, la Chiesa Cattolica, ricorre a riti magici dal sapore medievale per chiedere l’intercessione del santo patrono sperando in improbabili miracoli. Lo si vede in Sicilia dove di fronte ad una condanna per reati in odore di Mafia si festeggia con cannoli alla ricotta ritenendo che non sia sufficiente per dimettersi all’istante.
    Lo si vede in Senato, dove al crollo di un governo, momento critico per la vita di un paese e soprattutto per le sorti dei cittadini, si brinda come si fosse nella peggiore osteria. Lo si vede in chi, di fronte ad una crisi economica che percorre i mercati di mezzo mondo preferisce anteporre le proprie vicende personali al benessere del paese. (more…)

  • Intercettazioni – Un ex giovane repubblicano sentenzia “Con questi dirigenti il PS non vincerà mai”

    Quello che ci rimane male _ non mi dire che anche un ex-giovane repubblicano come te finirà nel PD?!
    Quello che la sa lunga _ amico carissimo, e che ti devo fare?
    Quello che la sa lunga _ pensa, che dopo aver seguito un po’ la Sbarbati son diventato quasi grilliano
    Quello che la sa lunga _ cmq io il PD lo sosterrò come potrò, non sono un demoentusiasta, ma considerato che come ex-repubblicano mi sento senza casa, tanto vale il PD
    Quello che ci rimane male _ è inutile che ti chieda della laicità
    Quello che la sa lunga _ zitto, zitto … io la Binetti la cilicerei per piacere personale
    Quello che ci rimane male _ ma allora perchè non un progetto un po’ più laico?
    Quello che la sa lunga _ cosa .. il PS?! MA DAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAI
    Quello che ci rimane male_ dai sù, demoliscimi, cos’è che non va nel PS

    Quello che la sa lunga _ ma niente .. o meglio, tutto. Insomma il progetto di per sè sarebbe interessante … meno di quanto lo fu la Rosa nel Pugno, intendiamoci subito …
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  • Potenziare e prevenire: le due parole per una città sicura

    163506408_a1a35190ca_o.jpg(*) La sicurezza delle città in cui viviamo costituisce uno dei temi più scottanti nei dibattiti alimentati dall’opinione pubblica italiana.
    Il diritto alla libertà e alla sicurezza del cittadino , per l’importanza che riveste nello scenario politico globale negli ultimi vent’anni, viene persino sancita nella legislazione internazionale, ovvero nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
    Oggi, infatti, è il tema che occupa il primo o il secondo posto nelle preoccupazioni dei cittadini, soprattutto di quei segmenti sociali più “deboli”, ovvero donne, anziani e bambini. Per questo costituisce un fattore “strumentale” che le politiche di Governo, locale e nazionale devono affrontare organicamente e efficacemente.

    Il concetto di sicurezza nel territorio urbano ha subito negli ultimi anni una significativa evoluzione. La vecchia idea di città sicura riconduceva essenzialmente la criticità ad un problema di incolumità personale rispetto a fenomeni criminosi: questo tipo di sicurezza, relativo all’ordine pubblico nel suo aspetto di “polizia”, fa riferimento sia ad approcci risolutivi di tipo repressivo che preventivo, ma è tipicamente afferente alle competenze delle sole forze dell’ordine.
    La domanda di sicurezza da parte dei cittadini sta assumendo un’accezione più ampia, riferita alla vivibilità, alla libertà di muoversi, lavorare e usufruire con serenità degli spazi pubblici e privati delle città, in una situazione di convivenza civile tra etnie, culture e generazioni differenti: il tema, quindi, è quello del contrasto all’emarginazione, di una gestione responsabile dell’impatto del fenomeno dell’immigrazione, della tutela dell’ambiente e delle risorse culturali, della valorizzazione dello sviluppo locale, della protezione dei siti sensibili, della diffusione della legalità e al contempo della cultura delle regole.

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