Category: Dalla redazione…

  • [n.12] Labouratorio … non si fida

    lab12.jpgLabouratorio non si fida. Non si fida molto nemmeno di ciò che sta per scrivere, né dell’immagine scelta per aprire questo numero. Eppure deve farlo.
    Deve fare ciò che Veltrusconi non fa: raccontare la verità.

    Questo paese sta per andare incontro ad una brutta crisi. Qualsivoglia governo non potrà fare molto per evitarlo … di certo non potrà farlo se chi si candida oggi non pone come primo punto del proprio programma la verità.

    La prima verità è che l’andamento dell’economia di un paese che fa parte del sistema economico e finanziario globale dipende solo in parte dalle scelte di un governo nazionale.

    Labouratorio non si fida di chi fa finta di niente, perché prezzi delle materie prime continuano a salire: dal petrolio al grano. Salgono perché ci sono paesi, come la Cina, che non solo consumano di più rispetto al passato, ma perché (sembrerà banale, ma nessuno lo dice) possono permettersi di continuare ad acquistare anche se i prezzi salgono oltre soglie ritenute un tempo impensabili. Il petrolio sfonda il tetto dei 100 dollari a barile? Non importa, la Cina continua a comprare … e intanto si aggiungono anche le speculazioni.

    Gli Stati Uniti, intanto, continuano a tagliare i tassi d’interesse e chissà che non si debba arrivare alla versione a stelle e strisce del modello nipponico dei tassi zero. Si continuerà a drogare un sistema che rimanda la crisi d’astinenza e intanto si brucerà ricchezza per centinaia (forse migliaia) di miliardi di dollari. Se qualcuno crede che l’Italia sia al riparo da questo fuoco grazie al rigido tetto Europeo forse vuol dire che si droga anche lui …

    Labouratorio non si fida di chi fa finta di niente, perché l’Italia sta già male senza bisogno d’aiuti esterni. Debito pubblico superiore al 100% del PIL e che ogni anno fa spendere il 4,5% delle entrate solo per rimborsare gli interessi. Nel 2007 l’economia è cresciuta meno delle attese e la pressione fiscale ha toccato il livello record del 43,3%. In cambio riceviamo servizi pubblici inefficienti ed un welfare inadeguato ed ingiusto.
    Oggi in Italia solo il 18% di chi perde un lavoro può contare su delle forme di ammortizzatori sociali. In Inghilterra invece il 60% e la media europea è del 56%.

    Se avete meno di 30 anni abbiate inoltre la cortesia di non rompere i coglioni. Pagate la pensioni dei vostri padri e dei vostri nonni , ma non sperate di riceverne voi. Senza dimenticare che l’abolizione dello scalone Maroni è avvenuta senza che nessun giovine abbia avuto da ridire.
    Zitti stiamo. Scendiamo in piazza solo per le manifestazioni indette da qualche partito. Gli stessi partiti che poi mandiamo affanculo, ma che non siamo in grado di cambiare.

    Labouratorio si fida della relazione conclusiva della Commissione parlamentare antimafia, ma a questo punto che fiducia può ancora avere?
    Che fiducia può avere nell’Mtv Democratic Party o nel Gregge delle Libertà?

    Se almeno qualcuno spiegasse la verità oggi, forse sarebbe più facile dargli fiducia ed essere persuasi domani che sparare non serve a niente.
    Perché Labouratorio non si fida dei violenti, ma non è detto che altri saranno disposti a fare altrettanto tra qualche tempo.

    Fidatevi almeno del numero 12 di Labouratorio

  • Vuolsi così colà dove si puote – Strategie di campagna elettorale

    pisauro.jpg

    Quando la scorsa settimana, sull’onda dell’entusiasmo e di quel pizzico di esuberanza che è la cifra della nostra voglia di politica, Labouratorio decise di mettersi in marcia in tenuta da battaglia e candidare Tommaso Ciuffoletti alla presidenza del consiglio, non avevamo ancora ben chiara la linea scelta dalla dirigenza nazionale del partito, e più in particolare del suo più autorevole esponente, compagno Enrico Boselli.

    Se ci eravamo permessi di avanzare la nostra umile proposta è perché nelle segrete stanze del potere ci sembrava di scorgere un allarmante vuoto di prospettive, una mancanza di disegno strategico, che in molti hanno interpretato (come si è visto in modo erroneo) come il tentativo tardivo e meschino di tirare i remi in barca ed accasarsi dal “nemico”.

    Non si inizia la campagna elettorale perché finiremo tutti nel Pd, si è detto. Così l’attesa nella determinazione del candidato premier del PS era facilmente interpretata come un tentativo di tenere aperti i contatti con il Loft veltroniano per un eventuale ingresso nelle liste democrats o, nella migliore delle ipotesi, come la resa di dirigenti incapaci di fronte alla durezza della sfida.

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  • [Sondaggiùn] Musicanti di Brema + risultati della sfida tra EconomicaMenti

    Sondaggiun - I Musicanti di Brema

    Oggi è “Mi fido di di te”, di Jovanotti ad aprire i meeting del Partito Democratico. Segno dei tempi che cambiano, perchè un tempo il ruolo dei musicisti engagè era quello di coloro che non si fidavano di nessuno, tantomeno dei politici. Che poi politica e musica contemporanea, musica pop, si siano spesso abbracciati come nudi amanti è vero, verissimo … ma il gioco era divertente quando non si sapeva bene chi era l’uno che penetrava l’altro. (more…)

  • [Sondaggiùn] EconomicaMenti

    EconomicaMenti

    “Senza esasperare quella forma di determinismo, che porterebbe gli attori dell’economia a possedere, almeno tendenzialmente, il “vero” (non si dimentichi che si è detto che gli economisti ne fanno prevalentemente un uso “strumentale”), si può sostenere che gli stimoli oggettivi provenienti dalle situazioni che si determinano nel sistema economico, pur non necessari per produrre dei buoni economisti, sono però necessari per sedimentare nella conoscenza collettiva esperienze che diventano patrimonio della cultura (in senso antropologico) degli agenti di generazioni successive”. (more…)

  • [Sondaggiùn] Risultati della sfida tra Post-Sessantottini

    Intellettuali dal 1968Non c’è stata partita lo diciamo subito, in testa dall’inizio alla fine, il malefico juventino dalla provocazione facile Giampiero Mughini ha letteralmente sbaragliato la concorrenza degli altri rivoluzionari falliti. Sarà per via delle sue comparsate tv in cui cerca di darsi un tono facendo lo snob, sarà per via del fatto che è l’unico che non si sputtana più parlando di politica, fattostà che il suo più diretto inseguitore, il doge piddino Massimo Cacciari, dista ben 14 voti dal capofila. (more…)

  • [Comunicazione di servizio] Ma quando arrivano le ragazze?

    Labouratorio cerca gnocca

    Al Labouratorio si fa del sessismo, cari tutti. Labouratorio è maschilista. Labouratorio è macho. Labouratorio è uomo. A.A.A. LabouratoriA cercasi, perchè ci siamo stancati: del maschilismo, del macho, dell’uomo. In questi quasi-dieci numeri, sono stati pubblicati un centinaio di articoli. Forse qualcuno di più. Quanti a firma femminile?
    Tre, articolo più articolo meno.
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  • [Sondaggiùn] Alla ricerca degli intellettuali perduti – I Post-Sessantottini

    a cura di Tommaso Ciuffoletti e Andrea Pisauro (con la consulenza di Mattia Panazzolo)

    Intellettuali dal 1968


    “Come mai sopravvivono la fissazione e la regressione al Sessantotto? Forse lo ha chiarito Freud mezzo secolo prima con un esempio eloquente.
    Poniamo che un esercito avanzi in territorio nemico lasciando dietro di sé delle truppe di occupazione a presidiare i punti strategici. Se in uno di essi lascerà un contingente troppo grande ne risulterà un indebolimento dell’esercito stesso che avanza, per cui, ogni volta che incontrerà un ostacolo, anziché affrontarlo, sarà portato a regredire su quella postazione arretrata.
    E’ appunto questo il nostro caso.
    La politica del secondo Novecento, e insieme ad essa la cultura e la stessa psicologia quotidiana, hanno investito sul Sessantotto una quantità sproporzionata di energie, per cui si sono trovate immunodepresse per i decenni successivi, sino al giorno d’oggi. E, come il drogato ad ogni difficoltà che si presenti torna ad affidarsi alla siringa, così nei momenti più imprevisti continuiamo tuttora a veder riaffiorare gli atteggiamenti e il linguaggio della fine degli anni Sessanta
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  • [Sondaggio de capoccia] Alla ricerca degli intellettuali perduti

    a cura di Tommaso Ciuffoletti, Andrea Pisauro e Andrea D’Uva

    Intellettuali


    In Italia esistono ancora i cosiddetti “intellettuali”? Chi sono? Che ruolo hanno? I partiti se ne interessano ancora?
    Organici o meno, ci pare che il ruolo degli “intellettuali” sia in forte declino nel nostro paese. Non sappiamo se sia un ben od un male. Lo prendiamo come un dato di fatto, o almeno un pretesto per giocarci su. Vi proponiamo quindi una serie di sondaggi sul “chi sono gli intellettuali italiani?”, nel quale sottoporremo al vostro insindacabile giudizio una serie di nomi di intellettuali potenziali. A voi decidere, con il voto, se lo sono di fatto oppure no. A voi la discrezione di motivare le vostre scelte tra i commenti.

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  • [Giovani Socialisti] Lettera al Comitato Promotore della (Nuova)Fgs

    Sonic

    Siccome i labouratòri sono giovani e ganzi, non mancano di dedicare attenzione a quanto capita tra i ggiòvani politici di area socialista. Riprendiamo e pubblichiamo pertanto due documenti scritti da giovani socialisti scapestrati che non si arrendono all’idea che la politica debba premiare solo i giovani vecchi.

    All‘attenzione del Comitato Promotore della costituenda (N)Fgs e per conoscenza ed eventuale adesione a tutte le federazioni provinciali dei giovani socialisti

    Caro signor Comitato Promotore della (N) FGS,
    Siamo un piccolo gruppo di giovani socialisti e le scriviamo dalla periferia dell’Impero , dall’ unico comune italiano sopra i 15 mila abitanti che sia riuscito a esprimere un sindaco socialista. Essendo, per dirla alla Padoa Schioppa , un poco bamboccioni , non tanto svegli , poveri bifolchi di campagna , con ingenuo entusiasmo ci siamo lanciati nell’ opera di costituzione di una Federazione giovanile socialista anche nella nostra provincia , ottenendo un ottima risposta da parte di molti ingenui , bamboccioni , bifolchi come noi.

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  • [Giovani Socialisti] Per una NUOVA Fgs. Nuova davvero.

    Sonic

    Firenze, 15 Gennaio 2008

    A seguito di riunione tenutasi tra i tesserati 2006 alla Federazione dei Giovani Socialisti di Firenze, avente come principale ordine del giorno la questione riguardante il tesseramento alla “nuova” FGS, sono sorti interrogativi e questioni che ci sentiamo in diritto di porre alla dirigenza nazionale della Federazione, in occasione dell’estensione del periodo di raccolta tessere.

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