E’ da 14 lunghissimi anni che in Campania imperversa il problema dei rifiuti e del loro smaltimento. Un’emergenza continua, che va oltre l’immaginabile.
E’ di quest’oggi (NB: Domenica 6 Gennaio) l’avvertimento del commissario all’Ambiente della UE, Stavros Dimas, che giudica “impossibile che un’emergenza duri 14 anni” e che “le dichiarazioni di buona volontà non ci basteranno più. Le autorità italiane dovranno agire, prendere misure concrete e immediate per risolvere la situazione tenendo in considerazione sia le esigenze di salute pubblica sia quelle di protezione ambientale. Occorre raddoppiare gli sforzi”, ritenendo inoltre insufficiente l’apertura di 4 nuove discariche (Serre, Savignano Irpino, Terzigno e Sant’Arcangelo Trimonte).
Sorge un microscopico problema: siamo sicuri che riusciranno ad aprirle quelle 4 discariche?Oppure ci saranno rinvii?O peggio ancora resistenze delle comunità locali? Tutto si gioca su questi fattori.
Abbiamo da una parte l’irresponsabilità della “premiata ditta” Bassolino-Iervolino, responsabili in primis (soprattutto Bassolino, al potere in Campania prima come sindaco e ora come governatore, che a qualsiasi domanda risponde “non so nulla”) di un vero e proprio disastro ambientale e che, inoltre, continuano a rimpallarsi assurdamente le colpe (”colpa del sindaco” per Bassolino, “colpa dei commissari straordinari” per la Iervolino…e i commissari straordinari cosa diranno?).
Dall’altra parte c’è la disperazione della gente, che la porta ad agire nei modi più autolesionistici a cui la storia umana abbia mai potuto assistere. La gente è pervasa da una sorta di follia collettiva paragonabile solo al più spettacolare dei film hollywoodiani. Quella però è finzione, qui siamo nella realtà.
La triste realtà ci parla di resistenze all’apertura di nuove discariche ( “La discarica nooooo, non l’avevo considerataaaaa” canterebbe Renato Zero con verve simil-ambientalista), guerriglie urbane, roghi di rifiuti, nonostante i ripetuti allarmi sulla tossicità della diossina che viene sprigionata…
Siamo arrivati ad un livello di follia tale dove si dice no alle discariche, no agli inceneritori, no a questo, no a quello…in Italia s’è creato un movimento NO A TUTTO che non fa altro che paralizzare il paese, e già ne stiamo pagando le conseguenze. Gli interessi di questo “movimento”?Interessi personali?Probabilmente sono quelli, perchè in Italia oramai ci si attiva solo se si viene punti nel portafogli…
Tornando alla questione campana, delle soluzioni ci sarebbero. La prima è quella del buon senso della gente ma la vedo ardua, vista la situazione disperata; e si sa bene che la disperazione spinge a fare le cose più folli.
La seconda è chiamata DISSOCIATORE MOLECOLARE, un sistema che permette di trattare qualsiasi tipo di rifiuto (gli scarti sono solo il 3% della lavorazione) con costi ridotti, ingombri minimi, emissioni inquinanti praticamente nulle e creazione di gas naturale riutilizzabile. Insomma una manna per la situazione campana, e non solo.
Purtroppo la soluzione del dissociatore molecolare in Campania è fantascienza. Perchè? Un sistema così vantaggioso farebbe crollare l’economia campana, quel torbido intreccio tra politica e malavita organizzata che sta distruggendo questa magnifica regione. Perchè se i bambini che nascono ora sono affetti da gravi malformazioni, non è di certo per la “munnezza” di questi giorni, la “munnezza” è solo la punta di un iceberg gigantesco fatto di illegalità e malgoverno.
Come ultima soluzione dimenticavo quella più ovvia: lo smaltimento della “premiata ditta” Bassolino-Iervolino. Perchè ne la raccolta differenziata o il dissociatore molecolare possono riciclarli questa volta!