Nelle discussioni di redazione a mezzo e-mail e Msn, in questi giorni si è dibattuto sulla candidatura di Franco Grillini come sindaco di Roma “ma anche” di Bologna. Ovviamente si sono confrontate sensibilità diverse, accomunate tuttavia dalla stima nei confronti del “Grillo”. Il risultato di questo dibattito sono i due articoli che seguono.
Si tenga presente che quelle espresse sono posizioni che risentono della residenza (romano il primo, bolognese il secondo) dei due amici che hanno scritto gli articoli che seguono.
Un punto però intendiamo chiarirlo subito a scanso di equivoci, NON PIACE A NESSUNO L’IPOTESI DI UNA LISTA SOCIALISTA A SOSTEGNO DI RUTELLI SINDACO. Rutelli da una parte, Alemanno dall’altra … e arrivederci possibilità di un voto laico.
Il travaglio di idee partorito dal Comitato Promotore Nazionale del Partito Socialista ha sottolineato la necessità di una forza socialista di ispirazione europea, laica, riformatrice e progressista che decida di candidarsi autonomamente per le elezioni politiche nazionali. Finalmente dopo tante peripezie il Partito Socialista ha deciso la linea da intraprendere per le Politiche 2008!
Una decisione sofferta che ha portato via troppo tempo alla campagna elettorale per le elezioni, ma allo stesso tempo coraggiosa perché tenta di inserire nel panorama politico italiano quel verbo socialista che la Seconda Repubblica non ha sentito e che di conseguenza molti italiani non conoscono l’esistenza. Allora serve una campagna elettorale dinamica e innovatrice che dia voce a chi non si sente tutelato dall’attuale “bipartitismo coatto” (imposto dal duo PD-PDL) e a chi non intende sacrificare le proprie Idee e Valori (con la I e la V maiuscola), per la mera logica della stabilità del governo. Credo che queste siano le domande a cui deve rispondere il PS a livello nazionale e il suo candidato premier Boselli.
A tutte queste tematiche nazionali va aggiunta la situazione paradossale della città di Roma, la quale è vittima della scelta di Veltroni – con le sue ovvie dimissioni da sindaco per incompatibilità di incarichi – e la candidatura di Centro-sinistra di Rutelli . Da questo si evince la necessità di spostare l’anomalia nazionale, con deficit di pluralismo dilagante, alla situazione romana, con rischio di deriva centrista dilagante. L’utilità del Partito Socialista a livello locale (soprattutto alle elezioni amministrative romane) è quello di dare voce agli interessi di chi non si sente tutelato dalla candidatura di Rutelli, una candidatura quindi, che rispecchia sempre più interessi centristi che di sinistra.
Il Partito Socialista dopo queste premesse è obbligato a indicare una candidatura autonoma per il sindaco di Roma. Io mi permetto, sperando che molti elettori socialisti siano d’accordo con me, che il candidato ideale a sindaco di Roma per il PS sia Franco Grillini, per una serie di motivi:
1) Per ESISTERE POLITICAMENTE
Come primo motivo è chiaro, a tutti i socialisti, che serve un candidato forte per continuare quella battaglia politica che il PS si era prefissato all’inizio della campagna elettorale. Gli ideali devono essere sempre coadiuvati da azioni coraggiose e soprattutto da figure in grado di incarnare quei valori politici per cui si combatte. Quale altro nome forte ha il PS se non quello di Franco Grillini, in questo momento?
2) Per l’AUTONOMIA POLITICA.
Roma deve diventare il simbolo della politica del PS e cioè deve indicare la politica locale autonomista del Partito Socialista: come c’è un candidato premier per la politica nazionale, c’è un candidato sindaco che indica le strategie sul territorio romano, differenti dal PD.
3) Per il PLURALISMO E L’ANTIBIPARTISMO.
Franco Grillini rappresenterebbe quel candidato che non ha interessi al c.d. “inciucio”, che ogni elettore romano si aspetterebbe da PD e PDL in Consiglio comunale, dopo la votazione “congiunta” contro le unioni civili; poi gli elettori dissidenti lo inquadrerebbero sicuramente come il paladino dell’Antibipartitismo e difensore del Pluralismo, essendo l’unico politico in grado di scardinare a livello romano, come figura autorevole, le candidature di Rutelli e Alemanno.
4) Per la LAICITA’ DELLO STATO.
Ad oggi, per stessa ammissione di Piergiorgio Odifreddi sulle pagine della Repubblica, i socialisti e i radicali sono i soli che difendono questo principio dello Stato. Dissento con Odifreddi solo sui radicali, perché questi – dopo che hanno deciso di entrare nel PD e poi per stessa ammissione della Bonino – hanno sottoscritto il manifesto dei valori del PD e quindi credo che ci sarà un’incompatibilità nel PD, sulla difesa della Laicità dello Stato, con i teodem. In questo caso il PS e la sua proposta politica si appresterebbe a diventare l’unica scelta laica a Roma e Grillini candidato come l’unico garante di tale principio.
5) Per i DIRITTI CIVILI.
Franco Grillini con le sue battaglie civili e culturali in Parlamento (sia nei DS, sia adesso nel PS) è un esponente politico autorevole di quell’area che oggi, in un paese moderno come la Spagna o la Francia, sarebbe la maggioranza. Come dice Grillini “Non avevamo dubbi che Rutelli fosse contrario alle unioni civili e che non le avrebbe inserite nel suo programma elettorale per le amministrative di Roma. D’altra parte Rutelli, a suo tempo, ha fatto cancellare il Pacs dal programma dell’Unione, ed in Parlamento, per interposta Binetti, ha contribuito in modo determinante all’affossamento dei Dico prima e dei Cus poi”.
Queste possono essere le premesse di una persona che ha fatto della propria vita, una battaglia dei diritti e di libertà. Io voto Franco Grillini!