Tag: Partito Democratico

  • Dialogo semi-serio tra due elettori potenziali

    boninunch.jpg-Emma Bonino è del Pd. Stai scherzando?
    -No, ti garantisco.
    -E il partito radicale, le battaglie sui diritti civili, i referendum,…
    -In soffitta. Un calcolo di logica. Sai il 4% è dura, anche con l’aiuto dei socialisti.
    -Ed ora sta con la Binetti, mi dirai c’è anche Oddifreddi, peccato che la prima sia molto ascoltata mentre il secondo…. Stessa sorte toccherà alla micro-pattuglia radicale nel Pd.
    -Che forza, chi l’ho avrebbe mai detto…, si sarà conclusa quella stagione di contrapposizione tra laici e cattolici…,
    -Che fortuna. Non se ne poteva più, e pagate l’ici, e l’otto per mille, e la scuola pubblica. Questi devono pure campà.
    -Eh già… , poi li si accusa ogni volta che dicono qualcosa sulla famiglia, sull’ aborto, l’ eutanasia. Li chiamano diritti civili, ma che siamo pazzi…
    -Hanno fatto bene, qualcuno diceva primum vivere…
    -Vivere beh…, ma non si sono sciolti nel pd!
    -Guarda ormai la gente è stanca, non se ne può più con tutti questi partitini, Veltroni e Berlusconi hanno fatto bene, via tutti i piccoli, semplifichiamo il quado politico…
    -Si, sono d’accordo, ad esempio il Partito socialista, non vuole entrare ne Partito democratico, con questa storia dell’ autonomia, della dignità, di fare in Italia come in Europa un Partito Socialista. Che entri nel pd?
    -Gia, ma mi sta sorgendo un dubbio ma la compagine veltroniana fa riferimento….
    -No, si fa un bel salto oltreoceano ed eccoti il corrispettivo. Ancora socialismo, qualcosa di superato.
    -Hai proprio ragione. Dobbiamo scegliere o Pd o Pdl.
    -Non c’è dubbio loro sono per la semplificazione, hanno usato due nomi simili per noi…, ci hai fatto caso c’è solo una “l” di differenza, per aiutarci nella scelta.
    -C’è solo una “l” di differenza, non ci avevo pensato.
    -Anche i programmi sono simili, per non creare confusione.
    – Sceglierò sicuramente tra i due.
    – Ovvio.

  • Contenitori 2 – Contenuti 0

    box.jpgI produttori di televisori soffrono della sindrome dell’anno dispari. Senza un Mondiale o un Europeo o un’Olimpiade, eventi che si tengono tutti negli anni pari, è più difficile vendere televisori.I media soffrono invece della sindrome del governo lungo. Senza una tornata elettorale è più difficile fare il pieno di vendite ed ascolti di programmi privi di quiz milionari o costose produzioni.

    La “Raiset” ha dunque iniziato lo sfruttamento economico della campagna elettorale con quell’opera di ingigantimento degli eventi che corrispondono agli interessi partitocratici dei suoi sponsor e padrini.

    I nuovi contenitori, PD da un lato e PDL dall’altro, hanno, di fatto, già monopolizzato la scena e ipotecato tutti gli spazi televisivi.
    Dopo il fallimento del bipolarismo ‘coatto’, si prova a far partire la Terza Repubblica all’insegna del bipartitismo ‘forzoso’, una creatura monca che porta con se un grave rischio per la già fragile democraticità del sistema istituzionale italiano.
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  • Le cose che (non) abbiamo in comune

    Le cose che (non) abbiamo in comune


    “Corriamo da soli”,nessun simbolo accanto al nostro.
    Come il mai citato e non citabile nemico, o avversario – dato che questa sarà la campagna del volemose bene – a rimangiarsi le parole ci vuole un nonnulla. Ecco dunque che il simboletto del Pd non sarà solo sulla scheda elettorale, ma avrà accanto un gabbiano, con le manette sotto l’ala chissà.

    Una scheda elettorale, questo è vero, molto diversa da quella passata. Un lenzuolo disse allora Prodi, una pergamena, mi verrebbe da dire oggi. I simboli, orfani dello spazio per i nomi, saranno impilati, uno sotto all’altro, nessuna ammucchiata, pochissime accoppiate. Forse proprio la sola, tranne al Nord, sarà l’uno-due Walter-Totò. E suona più da duo comico di sketch d’antan, che un tandem politico. Il taumaturgico nuovo che avanza che si lega non a un partito, ma ad un uomo.
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  • [FuoriLinea] Perchè voterò PD

    Politicamente scorretto. Labouratorio ci piace così, anche quando è politicamente corretto votare PS. Lo ripetiamo: ogni affinità è divergenza. Labouratorio mostra tutto il suo lato “free”, libero dai condizionamenti MA ANCHE autolesionista e un pò masochista…non aggiungiamo altro, visto che il titolo dell’articolo è eloquente! Buona lettura!

    spelloni1.jpgNormalmente nelle argomentazioni politiche si ricerca l’aderenza dei programmi e degli intenti ai propri ideali ed ai propri valori. La passione è una componente fondamentale della politica stessa ma a volte mi sembra che la nostra società sia pronta a dimenticare l’antico insegnamento che ci arriva dal passato, ovvero che la politica è anche un’arte. L’arte della politica richiede quindi non solo la passione ma soprattutto la ragione e con essa la scelta ragionevole. Ho deciso che alle prossime elezioni politiche di Aprile darò il mio voto al Partito Democratico. Ho preso questa decisione sulla base di riflessioni che considero razionali e ragionate e che quindi sono, a mio avviso, il modo migliore per creare una base di intenti con gli altri elettori, al di là del loro colore politico.
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  • Previsioni del tempo per la settima settimana del 2008

    Meteo del colonnello AlbanoQueste le temperature medie registrate questa settimana:PD: 35.5%
    Pdl:42,5%
    Rosa Bianca:5%
    Cosa Rossa:10,3%
    PS:n.p.

    Tempo previsto per la prossima settimana:

    Pioverà in zona Chigi:Prodi ha dichiarato, mentre assestava un uppercut al viso a Mastella, che ci vuole pazienza per guidare il paese!
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  • Finchè Bordin fa la rassegna i Radicali non moriranno – Intervista a Tommaso Labate

    Tommaso Labate

    Tommaso Labate ancora non ce l’ha la biografia su Wikipedia, ma è questione di poco e comunque rimediamo subito. Calabrese dal 26 novembre 1979, sagittario ascendente e purtroppo interista. Dall’estate del 1994, nella sua famiglia pidiessina ex pci, sono stati tutti veltroniani, escluso lui. Studia e si laurea alla Luiss con tesi sul caso Moro e di lì a breve arriva al Riformista diretto da Antonio Polito. (more…)

  • [FuoriLinea] Se Davide ha paura … rivalutiamo il coraggio di Golia

    Essendo che Labouratorio anarcheggia al suo interno, dibatte e si arrabatta. Ogni affinità è divergenza, purchè eLabourata a dovere. A voi, dunque, questo FuoriLinea.

    Veltroni Golia ha più coraggio del Davide socialista

    Ricordiamo il mito biblico in cui il piccolo Davide sconfisse il gigante grazie ad intelligenza e coraggio? La Costituente Socialista si è arenata tra le secche dell’identità di bandiera, l’idea di essere la sezione italica del PSE non poteva essere sufficiente a suscitare l’entusiasmo dei potenziali elettori. Quello che più è mancato è stata una leadership che avanzasse con forza proposte innovative, sfruttando la congiuntura politica per acquisire visibilità in modo da essere identificati dai cittadini. Non era più tempo di “tirare a campare” serviva una politica che facesse del Partito Socialista, la punta avanzata del Riformismo in Italia, sfidando il PD a seguirlo sul piano dell’innovazione Una sfida che pare perduta, anche per il precipitare del quadro politico. (more…)

  • [Intercettazioni] Socialista sarcastico VS Democratico provocatore

    intercettazione.jpg

    Cosa succede se si incontrano un democrat, un pò birichino, e un socialist, incazzato ma in vena sarcastica, durante questo periodo di crisi governative? Da quello che ne esce fuori…altro che possibile accordo elettorale PS-PD!

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  • Mi chiedo se il PD può arrivare al 40% – Intervista a Stefano Menichini

    Intervista a Stefano Menichini


    Stefano Menichini
    (Roma, 15 ottobre 1960) è un giornalista e scrittore italiano. Comincia a lavorare a il manifesto a 19 anni. Trascorrerà nella redazione del giornale comunista diciotto anni, iniziando come diffusore militante per passare a cronista politico, caposervizio, caporedattore centrale, editorialista. (more…)

  • La logica della “Bella fica!” che sta condannando il paese

    Bella Fica!

    * La vendetta della responsabilità
    Nel discorso incriminato in cui Walter Veltroni ha dichiarato che “il Partito Democratico correrà da solo qualunque sarà la legge elettorale”, è stato interessante notare come sia stata menzionata in numerosi passaggi la parola “decidere”. Il segretario del PD ha sottolineato a più riprese la necessità di un politica che sappia prender decisioni. Curiosamente, però ha menzionato solo una volta la parola “responsabilità” che invece è compagna necessaria ed ineludibile della decisione. In particolare Veltroni ha usato la parola “responsabilità” in un passaggio dedicato alla questione dei rifiuti a Napoli. Trattando di tale drammatica situazione Veltroni ha detto che si dovrà risolvere, ma anche che va considerata “al di là delle responsabilità individuali”. Non mi è parso il modo migliore di declinare la volontà di decidere.

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