[Politicamente Scorretto] Spuntano i testicoli!

Io paragono il partito democratico ad un cassonetto di rifiuti indifferenziati.
Si perché tutti quelli che ci sono dentro sono munnezza, diciamolo apertamente. Munnezza che per anni ha provato a riciclarsi senza mai riuscirci.

Non sono dunque un calderone, ma una vera e propria schifezza che racchiude il peggio che la politica abbia mai sfornato nella sua storia: il peggio del comunismo revisionista e appropriatosi di una storia non sua; il peggio della democrazia cristiana con gente improvvisata, finti congressi, storie politiche confuse; quell’assassino di Di Pietro, talaltro analfabeta, che ha passato i migliori anni della sua vita a sbattere le persone(spesso innocenti, e altrettanto spesso morti suicidi) in carcere e se avesse avuto una ghigliottina avrebbe provveduto di persona a decapitarle; gli ormai spenti radicali, che aspettano la morte di Pannella per seppellirsi insieme a lui.
Ma quanto fa schifo? Di gran lunga meglio Silvio, perché almeno lui è quello che è e non si finge qualcos’altro.
Ma siccome sono socialista e voterò Partito Socialista, mi fanno schifo entrambi.
Oggi più che mai mi sento orgoglioso di essere socialista, e sono contento di potermi schierare per una volta dalla parte di Boselli, che fino ad oggi non ho perso occasione per etichettarlo come evirato politico.
Si, oggi da socialista sto con il mio leader e candidato premier, perché finalmente iniziamo a voler far capire alle persone che noi ci siamo.
Ottima in principio è stata la scelta di abbandonare la trasmissione di Vespa denunciando le regole truccate di questa campagna elettorale. Una mossa anche sofferta, immagino, perché credo che sia tanta anche la voglia di esprimersi, di dire di esporre le nostre idee, i nostri programmi: ma la campagna elettorale è sporca.
I grandi partiti prima ancora di parlare di programmi ordinano di non votare i partiti minori, sputando di conseguenza sulla libertà di rappresentanza pluralista che ha distinto tutta la nostra storia politica democratica, secondo la logica malata dell’omologazione forzata.
Il vento giustizialista degli ultimi mesi si va affievolendo e i nodi vengono al pettine, come il caso Mastella, personaggio politico che non mi sento di giudicare: la realtà dei fatti è che oggi Mastella è stato condannato dai media e prosciolto della magistratura.
Per questo motivo ho apprezzato la proposta, che sarà stata forse provocatoria, di candidare Mastella nelle nostre liste, per manifestare apertamente quel garantismo che è sempre esistito nel sangue socialista. Mi rendo conto che la provocazione ha suscitato reazioni indignate, ma non credo l’intenzione fosse autolesionista. Provocatoria certamente, ma non giudichiamola solo con sdegno, anche se adesso va in archivio.
Insomma la rinascita del socialismo italiano e’ partita dal salotto buono di Vespa ed e’ passata per Ceppaloni: una strada doveva pur essere tracciata, ora l’importante è seguirla, portarla avanti senza paura e arricchirla di contenuti.
Ultimo appunto, questa volta tutto interno al Partito Socialista: finiamola, finiamola, finiamola con la politica delle quote. Siamo tutti sotto la stessa bandiera e andiamo incontro alla stessa sorte. Facciamo nascere una volta per tutte questo partito, ma non sotto l’insegna di giochini perversi, perché se voi dirigenti, negli ultimi 15anni, vi siete definiti socialisti con nomi diversi, il popolo socialista è uno, e ha voglia di rialzare la testa e riappropriarsi della sua dignità, fino ad oggi infangata da menzogne e cattiverie di chi in politica ha sempre perso.
Finiamola con questo insistere su candidature ormai logore, che hanno stufato. Sarò di parte, ma non sarebbe stato giusto, logico, onesto candidare in Toscana un giovane come Tommaso Ciuffoletti, che quando lui nasceva, altri erano già accomodati sulle poltrone romane? E invece l’hanno fottuto bene bene (e non me ne volere Tommaso, è la verità, t’hanno fottuto).
Ebbene che rinascita socialista sia, ma come cristo comanda.