Tag: democrazia

  • Paradossi – Veltroni e il voto utile

    di Nicola Carnovale

    Pochi giorni e sapremo. Sapremo chi vincerà, con quale margine e soprattutto se quell’agognato premio di maggioranza su base regionale per l’elezione del nuovo Senato della Repubblica darà o meno in quel ramo del parlamento una maggioranza adeguatamente ampia o sufficiente per iniziare sin da subito senza scuse e batticuore alcuno, un’azione di governo forte ed incisiva. Per ora dobbiamo accontentarci nell’assistere all’ultimo atto di questa campagna elettorale, che se per un verso come detto unanimemente dagli osservatori-spettatori, di parte o meno, non ha regalato grandi emozioni, ha altresì avuto un grande ed instancabile liet motiv che ha interessato tutti, nessuno escluso: quello dell’ utilità. Tutto ciò che riguarda quel mondo politico percepito come casta, lontano dai cittadini e dai problemi del paese, improvvisamente è diventato utile. Partiti utili, candidati utili, coalizioni utili che sono diventati inutili, province inutili che per l’occasione elettorale diventano utili, e chi più ne ha più ne metta. Ma il primo posto nel hit parade la merita la trovata del voto utile.
    (more…)

  • Politica e conflitto d’interessi

    scimmiette.jpg

    Una grande rivoluzione politica sarebbe quella che a fare politica ci pensassero i politici. L’Italia è il paese dei conflitti d’interesse, dove posizioni di rendita si scontrano con i bisogni dei cittadini. L’esigenza di una singola categoria spesso non coincide con l’esigenza collettiva, però essendo la singola esigenza organizzata e compatta riesce ad influenzare il legislatore.
    (more…)

  • Un diverso scrutare. Come si può sostenere la fine del capitalismo senza essere Marxisti

    97880034_1b71d7417e_o.jpgNel 2007 è stato ripubblicato un lavoro “divulgativo” del filosofo Emanuele Severino – “Il declino del capitalismo” – dato alle stampe – nel 1993. Severino nella sua opera, da un’ottica del tutto diversa da quella marxista, spiega il paradosso del capitalismo, destinato a distruggere se stesso sia se continua a perseguire il proprio scopo naturale sia se decide di subordinarlo alla salvezza della Terra. Il Nostro è tra i massimi filosofi mondiali viventi, probabilmente il più importante in Italia. Massimo Cacciari lo definisce un gigante, l’unico filosofo che nel Novecento si possa contrapporre a Heidegger.

    Sintetizzando al massimo il suo pensiero, per Severino il nichilismo è la suprema follia dell’Occidente, è la nientificazione di tutte le cose, il pensare e il vivere tutte le cose come se fossero niente nel loro incessante divenire. Allora, se tutto è diveniente, l’unico valore in campo è la potenza con cui si controlla il divenire. Questa potenza è la tecnica perché, se non esiste una verità assoluta, c‘è la subordinazione alla tecnica da parte di quelle forze della tradizione che, invece, ancora in modo più o meno diretto sono legate al riconoscimento del divino e della verità assoluta.

    Pertanto, afferma Severino, il corso della civiltà umana ha imboccato il “piano inclinato”, che sta facendo cadere tutte le forme e le verità assolute della nostra civiltà – cristianesimo, islam, capitalismo, comunismo, democrazia e via elencando – nel relativismo così da condurre quei valori ritenuti “immutabili” alla loro fine. “Ciò che inclina quel piano è da un lato il cuore della modernità, ossia il pensiero filosofico degli ultimi duecento anni, che mostra l’inevitabilità e irrefutabilità della <morte di Dio>; dall’altro lato è la <tecnica> guidata dalla scienza moderna”.

    (more…)

  • Gaetano Salvemini – Democrazia e Dittatura

    Vi proponiamo un breve estratto dal testo , tradotto in italiano, Democracy and Dictatorship. Il periodo è quello della prima metà degli anni ’30, quando Salvemini insegnava ad Harvard presiedendo la cattedra di cultura italiana. La versione integrale del testo può essere trovata, insieme ad altri importanti saggi, in Sulla Democrazia, volume recentemente pubblicato da Bollati Boringhieri e curato ottimamente da Sergio Bucchi.
    Approfittiamo di questo numero speciale che esce il 31 dicembre per ricordare che il 2007 è stato il cinquantesimo anno trascorso dalla morte di Gateano Salvemini. Un omaggio dovuto ad una grande personalità, troppo spesso dimenticata.

    Salvemini

    di Gaetano Salvemini

    (more…)

  • Democrazia e felicità

    Herald TirbuneIn questi giorni, è parso strano a molti il giudizio del New York Times sul manifesto “infelice” destino degli italiani. Non sappiamo con quale e/o quanta consapevolezza, il giudizio sia stato espresso in considerazione della pubblicazione del Rapporto del CENSIS, il sei dicembre scorso, che descrive la realtà del nostro Paese immersa a quanto pare nelle secche paludose del conservatorismo.

    L’analisi, in entrambi i casi prodotta, è tale comunque da favorire una considerazione di carattere generale sulla relazione in ogni caso esistente tra la vita e la felicità di ciascuno, laddove anticamente si sarebbe piuttosto usato al posto del termine “vita” quello di “verità”. E questo perchè, per gli antichi Greci la vita stessa era sinonimo di ricerca della verità, e questa ricerca doveva compiersi attraverso la necessità del destino di ognuno, nel senso etimologico del termine che sta per l’appunto ad indicare il discorso che si svolge intorno (de) allo stare dell’essere medesimo (stino).

    (more…)

  • Intervista a Stefania Craxi: la sinistra e la lotta per la democrazia

    Stefania CraxiNon potevamo certo mancare alla conferenza internazionale svoltasi a Roma il 10-11 Dicembre dall’evocativo titolo “Fighting for Democracy in the Islamic World”. Non potevamo certo mancare proprio per non venir meno al nostro obiettivo fondativo di concorrere a costruire una sinistra moderna, liberale e socialista che ancora non c’è, essendo la conferenza stessa promossa e organizzata dalla giornalista Fiamma Nirenstein insieme ad alcune fondazioni e associazioni politiche di ispirazione liberale e attualmente orientate prevalentemente a destra nello strano assetto di questo bipolarismo tutto italiano.

    Protagonisti della conferenza sono stati dissidenti, intellettuali e politici perseguitati nei loro paesi. Provenivano da Palestina, Egitto, Iran, Iraq Libano, Siria, Sudan e ciascuno di essi è in prima linea nella battaglia per i diritti umani, per la libertà e per la democrazia.

    Un dibattito di alto livello, che ha mostrato analisi geopolitiche interessanti e approfondite sulla situazione dei vari paesi ed è stato degnamente coronato dalla “lectio magistralis” sul burrascoso rapporto tra Islam e democrazia con cui Bernard Lewis, probabilmente il più grande islamologo vivente, ha aperto la seconda giornata di discussione.

    Un’iniziativa dal grande valore intrinseco e al tempo stesso politico: si è riaffermata la necessità e l’urgenza di dare appoggio e sostegno a chi, in tutto il mondo, lotta per conquistare diritti e libertà, indicando una linea strategica di politica estera di cui spesso l’Italia sembra avere assoluto bisogno.

    Non potevamo dunque farci sfuggire l’occasione di intervistare Stefania Craxi, figlia del grande statista socialista, organizzatrice della manifestazione con la Fondazione Craxi di cui è presidente, attualmente deputata di Forza Italia e animatrice della Giovane Italia, associazione politica di ispirazione socialista da lei fondata nel 2004. (more…)

  • Cari cinesi siete oppressi da una casta di corrotti

    Gli amici e compagni radicali hanno rilanciato in questi giorni l’iniziativa di un grande Satyagraha Mondiale per la pace da avviare nei giorni d’apertura dei giochi olimpici di Pechino. Sostenere la lotta per i diritti umani e per la democrazia è battaglia delle più nobili, condurla senza timori anche contro un paese potente come la Cina lo è in maniera particolare. Invito quindi tutti coloro che vorranno ad aderire a questa iniziativa.

    Tuttavia questa può essere occasione per offrire qualche spunto, tra il serio ed il provocatorio, proprio riguardo agli argomenti da poter usare per intervenire in maniera incisiva sull’opinione pubblica cinese e sostenerla nella richiesta di un cambiamento dell’assetto politico e istituzionale del paese. Un assetto che è interessante analizzare sommariamente, per capire dove stiano i suoi punti più fragili. In primis vale la pena rilevare che oggi la principale risorsa ideologica del regime cinese è il nazionalismo, forse l’unica ideologia che è riuscita a sopravvivere al ‘900. Proprio le Olimpiadi saranno una superba celebrazione della nazione e dell’identità cinese, tanto mutevole quanto radicata nella coscienza dei suoi abitanti. Difficile, pertanto, pensare che un popolo che guarderà al medagliere con tanta ansia di superare gli Stati Uniti, sarà disposto a farsi distrarre da sacrosanti appelli alla democrazia e ai diritti umani.

    (more…)

  • Diritti civili e sociali: la lezione di Martin Luther King

    Anche i più convinti sostenitori delle riforme di Luis Rodriguez Zapatero tendono spesso a considerarle importanti conquiste nell’ambito dei diritti civili. Così vi è chi ritiene che in un mondo nel quale le grandi scelte strategiche ed economiche sono legate a mille vincoli e compatibilità, al socialismo delle libertà e dei cittadini non resti che migliorare la qualità della vita estendendo i diritti civili e promovendone il rispetto.

    Ma è proprio così? Volgiamo lo sguardo insieme al passato e all’oggi. L’abolizione dello schiavismo negli Usa rappresentò insieme l’acquisizione di diritti e un grosso mutamento sociale (non privo di risvolti controversi). Per Giovanna Reggiani il diritto alla sicurezza era condizione indispensabile per muoversi in città e tornare a casa. A pensare che ancora sussiste in certi ambienti un atteggiamento indulgente nei confronti dello stupro! La maternità e la paternità responsabile, e quindi la possibilità di ricorrere alle tecniche di fecondazione assistita, rappresentano un momento fondamentale nella vita dei singoli, delle coppie e della comunità. E la moratoria delle esecuzioni capitali ha mille risvolti politici e sociali nel mondo. Per non dire dei milioni di uomini e donne gay verso i quali si continuano a ergere steccati e pregiudizi. O delle mille barriere mentali (e non solo) nei confronti dei disabili, che contribuiscono sovente, ad esempio, a rendere per loro quasi impensabile una vita sentimentale soddisfacente.Ecco: l’anno prossimo ricorrerà il quarantennale della morte di Martin Luther King. Scorrendo il libro della sua vita, si scorge subito il legame che egli coglieva fra la fine della segregazione razziale (i diritti civili), il suffragio davvero universale (diritti politici), la guerra alla povertà (diritti sociali). Nell’ultimo King si nota un’impostazione più radicale, è vero, soprattutto in risposta alla miseria e all’abbrutimento della vita nei ghetti del Nord; ma l’ansia di giustizia sociale è presente fin dall’inizio, nutrendosi fra l’altro del Social Gospel (il Vangelo sociale).Il messaggio principale dell’apostolo della nonviolenza è proprio quello di considerare le persone nella loro globalità, in relazione con i propri simili.

    (more…)