Tag: politica

  • [PostElezioni] Tattica, ma anche strategia

    Gli obiettivi in vista delle elezioni politiche che si sono concluse, il Partito Democratico li svelò ancor prima della caduta del Governo Prodi, tramite l’annuncio fatto da Veltroni ad Orvieto di voler porre fine all’Unione. Ovvero, la scelta tattica di puntare esclusivamente alla crescita quantitativa del partito, senza accompagnarne in alcun modo il progresso strutturale. Ed è alquanto curiosa, per non dire paradossale, l’analisi inerente la riuscita – effettiva, c’è da dire – del progetto: si è centrizzato il più possibile il PD, guadagnando suffragi “drogati” – poichè guidati unicamente dalla logica del voto utile e dall’aspettativa dell’unica-alternativa-possibile-a-Berlusconi e non sorretti nemmeno dal più flebile barlume di fiducia nella consistenza politica del progetto – soltanto a sinistra, senza riuscire effettivamente a far avvicinare quell’area moderata, cattolico-liberale e cautamente riformista cui si rivolgeva la massima parte del programma elettorale.

    (more…)

  • Alitalia – Il vecchio e … l’antico

    Ho fatto un tratto di autostrada anche oggi. La stessa che faccio quasi tutti i giorni. La mitica A1 che una volta, prima dell’era monnezza, si chiamava romanticamente Autostrada del Sole.

    Non mi era mai capitato, finora, di imbattermi in un carro-attrezzi in panne. Era fermo nella corsia di emergenza e considerato il fumo che usciva dal motore ho dato poche speranze all’auto che, un paio di kilometri più avanti, era ferma anch’essa con i passeggeri in impaziente attesa di essere soccorsi.

    La cosa, ma guarda un po, mi ha fatto venire in mente l’Alitalia. Una azienda scassata in impaziente attesa di essere soccorsa da governi e sindacati ancora più scassati che, lungi dal risolvere i problemi degli altri, non riescono nemmeno a risolvere i propri.

    (more…)

  • CONTROELEZIONI: highlights politici ai voti

    controelezioni.png“Sarà ElectionDay”, ha tuonato così il dio della politica – sancito con decreto governativo – e molta gente per strada dice che non sa per chi votare (la fonte non la dico, ma si dai…è la mia giornalaia). Mi sono rimboccato le mani per aiutare il povero elettore a decidere il ‘meno peggio’ , tra i tanti neopartiti. Valutazioni nate dalle mosse politiche pre-elettorali in atto e dalle strategie future.
    Cinque schede sembrano troppe? Allora seguite i voti e non ve ne pentirete, evitando così di votare alla camera per il PD e per il senato La Destra.

    Vai con il servizio: (more…)

  • [Pro-vocazioni] Abolire i giovani, abolire le giovanili – Un botta e risposta

    effegiesse.jpgLe provocazioni nascono per la volontà di alimentare un dibattito aperto. Labouratorio è Liberatorio!Di giovanili si è discusso e si discuterà. Ciascuno re-agirà come meglio ritiene, l’importante è che si valuti la fondatezza di tutte le ragioni. Essere laici comporta questo sforzo.
    La proposta che arriva dall’articolo di Lorenzo Esposito è netta: la rinascita socialista passa anche da questo: ABOLIAMO LA FEDERAZIONE GIOVANILE (in risposta non polemica al giovane compagno Pisauro ).. MA ATTENZIONE! In corso d’opera arriva una nuova risposta. Sgrammaticata e scorretta. E’ quella di Alessandro Maggiani, che riprende, condivide in buona parte, ma rilancia in contropiede!Riportiamo tutto di seguito … ma non distraetevi! Il dibbattito … still goes on!
    (more…)

  • In difesa degli indifendibili: critica politicamente corretta dell’Antipolitica

    Articolo di Andrea Pisauro e Francesco Maiorella

    In difesa degli indifendibili

    Da un’attenta disanima del confuso vociare dei più attenti opinionisti (una degenerazione piuttosto diffusa dell’“homo giornalisticus”) e degli artigiani della politica politicante c’è parso di capire che questa strana cosa chiamata “antipolitica”, presentata come il sintomo del disinteresse e analfabetismo del popolo bue, sia invero cosa assai negativa.
    (more…)

  • [Giovani Socialisti] Lettera al Comitato Promotore della (Nuova)Fgs

    Sonic

    Siccome i labouratòri sono giovani e ganzi, non mancano di dedicare attenzione a quanto capita tra i ggiòvani politici di area socialista. Riprendiamo e pubblichiamo pertanto due documenti scritti da giovani socialisti scapestrati che non si arrendono all’idea che la politica debba premiare solo i giovani vecchi.

    All‘attenzione del Comitato Promotore della costituenda (N)Fgs e per conoscenza ed eventuale adesione a tutte le federazioni provinciali dei giovani socialisti

    Caro signor Comitato Promotore della (N) FGS,
    Siamo un piccolo gruppo di giovani socialisti e le scriviamo dalla periferia dell’Impero , dall’ unico comune italiano sopra i 15 mila abitanti che sia riuscito a esprimere un sindaco socialista. Essendo, per dirla alla Padoa Schioppa , un poco bamboccioni , non tanto svegli , poveri bifolchi di campagna , con ingenuo entusiasmo ci siamo lanciati nell’ opera di costituzione di una Federazione giovanile socialista anche nella nostra provincia , ottenendo un ottima risposta da parte di molti ingenui , bamboccioni , bifolchi come noi.

    (more…)

  • [Caso Mastella]La politica è una questione di famiglia?

    L’Italia politica è stata risvegliata in questi giorni, oltre che dalla questione pluriennale della laicità dello Stato – che è esplosa con la mancata visita del Papa alla Sapienza – anche da un avvenimento che mette ancora più in risalto la lacunosa strada che porta a Montecitorio. Il caso clou di cui parlo è la vicenda Mastella, il ministro della Giustizia, nonché ‘pater familias’ del piccolo partito dell’Udeur. Si è assistito, nella prima fase, all’ennesima denuncia – tutta mediatica, come nel’92 – di un ipotetico sistema politico corrotto, dove spetterebbe poi all’opinione pubblica famelica di sentenziare sul suo operato e di fare quindi le veci dei giudici. Alcuni hanno paragonato l’odierna Ceppalopoli, ma tutto è ancora da dimostrare, alla situazione di Tangentopoli e, cosa più interessante, il discorso alla Camera dei Deputati di Clemente Mastella al discorso fatto da Bettino Craxi, sempre alla Camera, nel luglio ’92. Mi trovo molto d’accordo con le parole rilasciate sul Riformista da Rino Formica , ex ministro e militante del PSI, le quali ci sottolineano la non paragonabilità delle due situazioni (Mastella e Craxi), che fino ad ora sono state prese come termini di giudizio. Formica spiega che in comune tra le due c’è solamente il tentativo della magistratura di indebolire la politica, ma “per il resto è tutto diverso”, non c’è affinità quindi: Craxi infatti si prese “sulle proprie spalle” la responsabilità di una classe politica che faceva del finanziamento illecito ai partiti un uso smodato, ma come riferisce Formica, non illegale; Mastella invece è una cosa diversa, anzi è il “segno della crisi di un’Italia, che oggi è divisa per feudi”. Allora verrebbe da pensare ma come è potuto accadere che un Ministro della Repubblica, per di più della Giustizia, abbia attaccato in questo modo la Magistratura?

    (more…)

  • Per un Partito Socialista con cuore, cervello e palle!

    I primi mesi del 2008 saranno cruciali per la politica italiana. Forse, e non credo di spararla grossa, i più importanti negli ultimi anni. Referendum, nuova legge elettorale, crisi economica nazionale e internazionale, crisi delle borse, perdita del potere d’acquisto delle famiglie, sono aspetti singolarmente importantissimi, una montagna nel complesso. Di fronte a un’ipotetica rivoluzione copernicana cosa dovrebbe fare il Partito Socialista?
    Per dare una risposta alla domanda precedente, il PS dovrebbe rispondere ad un’altra domanda: quali sono le sue ambizioni? Delle due l’una: il far fruttare al meglio rendite di posizione presenti, passate e future, oppure costruire un partito anatomicamente composto da tre organi: cuore, cervello e palle.
    Se il PS dovesse scegliere la prima risposta, essendo poco propenso alla tutela delle rendite in tutte le sfumature possibili, potrei suggerire non di fare qualcosa, bensì di non fare qualcosa. Il qualcosa da non fare assolutamente è costituirsi come Partito Socialista. Chiamatelo Partito rosso, giallo, blu o il colore che più vi aggrada, ma non chiamatelo socialista.
    (more…)

  • Intervista a Tommaso Nannicini – Il segreto della Spagna? La capacità di “selezionare”

    Tommaso NanniciniTommaso Nannicini è un economista e vive in Spagna da due anni, dove insegna e svolge attività di ricerca presso l’Università Carlos III di Madrid. I suoi interessi di studio abbracciano l’economia del lavoro, l’econometria applicata e l’analisi empirica dei processi politici. In passato, ha studiato o lavorato presso l’Università di Firenze, l’Università Bocconi, l’Istituto Universitario Europeo, il MIT di Boston e il Fondo Monetario Internazionale. Per un periodo, ha pensato di darsi non all’ippica ma alla politica (ricoprendo vari incarichi locali e nazionali prima nell’associazionismo della diaspora socialista, e poi nei Ds e in LibertàEGUALE). Ma la politica, a quanto pare, aveva altri piani. (more…)

  • Intercettazioni- Cosa succede se un socialista del PS incontra un socialista del PD

    Cosa succede se due socialisti si trovano su Msn? Niente di particolare.
    Cosa succede se un socialista che aderirà al Partito Socialista trova su Msn un socialista che ha aderito al Partito Democratico? Leggetelo di seguito … ma fatevi un favore, se ci sono bambini teneteli alla larga da quanto segue.

    PDPS

    (more…)