Eppur si muove. Si e’ conclusa dunque un’altra grottesca, delirante ed inquieta settimana politica.
Il dato che si coglie in maniera inequivocabile ed ineludibile e’ la definitiva archiviazione del bipolarismo bastardo e muscolare all’italiana. Un impianto vizioso e coatto che ha generato sinora due tifoserie contrapposte, prive di spinta propulsivo-programmatica e che si sono rincorse piu’sul gossip e su show teatrali, che sul terreno della proposta politica.
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Category: Politica Interna
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Dialogo semi-serio tra due elettori potenziali
-Emma Bonino è del Pd. Stai scherzando?
-No, ti garantisco.
-E il partito radicale, le battaglie sui diritti civili, i referendum,…
-In soffitta. Un calcolo di logica. Sai il 4% è dura, anche con l’aiuto dei socialisti.
-Ed ora sta con la Binetti, mi dirai c’è anche Oddifreddi, peccato che la prima sia molto ascoltata mentre il secondo…. Stessa sorte toccherà alla micro-pattuglia radicale nel Pd.
-Che forza, chi l’ho avrebbe mai detto…, si sarà conclusa quella stagione di contrapposizione tra laici e cattolici…,
-Che fortuna. Non se ne poteva più, e pagate l’ici, e l’otto per mille, e la scuola pubblica. Questi devono pure campà.
-Eh già… , poi li si accusa ogni volta che dicono qualcosa sulla famiglia, sull’ aborto, l’ eutanasia. Li chiamano diritti civili, ma che siamo pazzi…
-Hanno fatto bene, qualcuno diceva primum vivere…
-Vivere beh…, ma non si sono sciolti nel pd!
-Guarda ormai la gente è stanca, non se ne può più con tutti questi partitini, Veltroni e Berlusconi hanno fatto bene, via tutti i piccoli, semplifichiamo il quado politico…
-Si, sono d’accordo, ad esempio il Partito socialista, non vuole entrare ne Partito democratico, con questa storia dell’ autonomia, della dignità, di fare in Italia come in Europa un Partito Socialista. Che entri nel pd?
-Gia, ma mi sta sorgendo un dubbio ma la compagine veltroniana fa riferimento….
-No, si fa un bel salto oltreoceano ed eccoti il corrispettivo. Ancora socialismo, qualcosa di superato.
-Hai proprio ragione. Dobbiamo scegliere o Pd o Pdl.
-Non c’è dubbio loro sono per la semplificazione, hanno usato due nomi simili per noi…, ci hai fatto caso c’è solo una “l” di differenza, per aiutarci nella scelta.
-C’è solo una “l” di differenza, non ci avevo pensato.
-Anche i programmi sono simili, per non creare confusione.
– Sceglierò sicuramente tra i due.
– Ovvio. -
[10] Labouratorio è pronto a combattere
Non siamo spartani. Siamo senza patria. Non siamo guerrieri. Siamo diseredati. Non siamo violenti. Non abbiamo il fisico.
Non siamo neanche talmente stronzi da essere votati al sacrificio. E poi si sa, non c’è niente da vincere, ma nemmeno da perdere … e when you got nothin’/ you got nothin’ to lose.
Certo non perderemo la voglia di rompere le palle, di dare voce ad affinità e divergenze, di raccogliere sfide ed accogliere insulti.
Ci dicono casinari, ci dicono fancazzisti, ci dicono inconsistenti … e si sbagliano; loro di cui non dice niente nessuno.
Labouratorio si mette l’elmetto, calza gli stivali e la divisa. Si guarda allo specchio e trova che tutto sommato gli doni anche la tenuta da battaglia Rosa shocking.
Colori acidi e sguardo fisso. Sull’obiettivo. Rinnovarsi o perire? No, è passato di moda. E poi noi nuovi lo siamo, punto. Se poi periremo vedremo, ma ci piace giocare per vincere.
L’etica del sacrificio la lasciamo ai nobili. Noi siamo bastardi. Radicali e radiculi, liberalsocialisti e socialisti liberali, libberali e libbertari, libberisti e libberatici da soli.
Tizio, Caio, Silvio e Walter … c’importa una sega. Intanto serriamo le fila, affiliamo le armi e ci grattiamo i coglioni.
Fanculo caro Marco e sveglia caro Enrico. Labouratorio è in marcia. Una lunga marcia senza timonieri. Guerriglia da strada e da web. Felicità è la lotta … e come insegna il maestro di tutti noi, Luigi Tanfani, “dovunque andremo, saremo felici”.
QUESTO IL SOMMARIO DEL N.10- Contenitori 2 – Contenuti 0 _ di Peppo
- [Deviando] Paroxetina Rosapugnante _ di Lorenzo Perferi
- Le cose che (non) abbiamo in comune _ di Alessandro Guadagni
- [Senza Tregua] Il 13 e il 14 aprile? Facciamo il Congresso! _ di Carmine D’Angelis
- [Urgenze] Una voce Laica, Liberale e Libertaria _ di Luca Bagatin
- [FuoriLinea] Perchè voterò PD _ di Federico Boem
- [Antisemitismo da cortile] Dal boicottaggio di Israele alla lista H5N1 _ di Edoardo Ferrazzani
- Barack e Tony, una speranza _ di Matteo Pugliese
- [Pro-vocazioni] Abolire i giovani, abolire le giovanili – Un botta e risposta fra Lorenzo Esposito e Alessandro Maggiani
- Previsioni del tempo per la settima settimana del 2008 _ di Antonio Albano
- [Tra Endorsement e Propaganda] Ciuffo for President _ di Andrea Pisauro
- [Sondaggiùn] Musicanti di Brema + risultati della sfida tra EconomicaMenti
- [Una donna normale in un Paese atipico] Intervista ad una “casa-lingua” _ di Chiara Lucacchioni
- [Personalmente] Io, figlio del Popolo _ di Peppe Potenza
Labouratorio: Numero 10
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Contenitori 2 – Contenuti 0
I produttori di televisori soffrono della sindrome dell’anno dispari. Senza un Mondiale o un Europeo o un’Olimpiade, eventi che si tengono tutti negli anni pari, è più difficile vendere televisori.I media soffrono invece della sindrome del governo lungo. Senza una tornata elettorale è più difficile fare il pieno di vendite ed ascolti di programmi privi di quiz milionari o costose produzioni.
La “Raiset” ha dunque iniziato lo sfruttamento economico della campagna elettorale con quell’opera di ingigantimento degli eventi che corrispondono agli interessi partitocratici dei suoi sponsor e padrini.
I nuovi contenitori, PD da un lato e PDL dall’altro, hanno, di fatto, già monopolizzato la scena e ipotecato tutti gli spazi televisivi.
Dopo il fallimento del bipolarismo ‘coatto’, si prova a far partire la Terza Repubblica all’insegna del bipartitismo ‘forzoso’, una creatura monca che porta con se un grave rischio per la già fragile democraticità del sistema istituzionale italiano.
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